È un uccello, è un aereo, no.. è un soldato inglese! La British Royal Navy, ovvero la marina britannica, ha passato più di tre giorni con la nave pattuglia HMS Tamar per testare la Jet Suit delle Gravity Industries, le quali hanno subito provveduto a reclamizzare i propri prodotti con video dell’operazione pubblicati sui canali social.

Ufficialmente, i militari stavano applicando la nuova tecnologia per “controllare, abbordare, perquisire e sequestrare” l’ipotetico battello nemico, cosa che si è tradotta con le truppe che inseguivano con scialuppe rapide la HMS Tamar, quindi un singolo soldato si eiettava in avanscoperta solcando i cieli.

Dopo un breve assestamento, l’uomo è sul ponte dell’imbarcazione bersaglio e cala ai suoi compagni una cima con cui possono agilmente raggiungerlo. Tutto molto impressionante, con l’impresa che ricorda non poco i film super-eroistici a la Iron-Man o a la Batman.

L’idea della marina di usare i jet personali è innegabilmente interessante, tuttavia non possiamo fare a meno di chiederci se una simile manovra, se eseguita durante un vero inseguimento, non si traduca immediatamente in un tiro al piccione.

Certo, ben diversa sarebbe la questione se il tutto fosse eseguito durante la notte, anche se il rumore della turbina certamente non permetterebbe assolutamente un approccio silenzioso e impercepibile.

 

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