Il 14 aprile la società Blue Origin ha completato con successo la sua quindicesima missione consecutiva nello spazio e ritorno con la New Shepard. In questa missione sono state condotte diverse simulazioni prima del primo volo di test con astronauti: una tappa importante che rende il turismo spaziale una possibilità sempre più concreta.
La società di Jeff Bezos ha completato con successo la sua missione numero 15 con la New Shepard.
Durante la missione sono stati eseguiti una serie di simulazioni per provare i movimenti e le operazioni degli astronauti per i futuri voli con i clienti a bordo. Questa ha rappresentato un passaggio di verifica importante prima del primo volo con astronauti.
Oggi a bordo c’era il manichino Skywalker e più di 25.000 cartoline del Club for the Future, l’organizzazione no profit fondata da Blue Origin.
Gli astronauti che hanno simulati i test di movimento all’interno della capsula hanno condotto una serie di test dall’interno della capsula stessa, tra cui un controllo delle comunicazioni con il Capsule Communicator (CAPCOM), le procedure per entrare e uscire dalla capsula e preparazioni pre-lancio.
Dopo l’atterraggio della capsula gli astronauti hanno provato le procedure post-volo, l’apertura del portello e l’uscita dalla capsula.
Questo è stato il sedicesimo atterraggio consecutivo di successo della capsula, incluso il test di fuga dal pad nel 2012.
Curiosità: la capsula dell’equipaggio ha raggiunto un apogeo di 107 km sul livello del mare e il tempo della missione è stato di 10 minuti e 10 secondi con una velocità massima di risalita era di 3.596 km / h.
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Per chi lo volesse sullo shop online di Blue Origin è disponibile la patch commemorativa di questa missione
- BLUE ORIGIN CONDUCTS ASTRONAUT REHEARSAL FOR FUTURE CUSTOMER FLIGHTS (blueorigin.com)