La NASA sta celebrando l’avvistamento su Marte di un piccolo tornado polveroso, un “diavolo di sabbia” che è passato a pochi metri di distanza dal Rover Perseverance. Non è un avvenimento inedito per il Pianeta Rosso, ma è la prima volta che il fenomeno viene osservato da uno strumento tecnologicamente tanto avanzato.

Che su Marte si verificassero cicloni in miniatura era in effetti già risaputo. Non solo il fenomeno è stato notato già a partire dagli anni Settanta, ma i Rover Spirit e Opportunity vi sono letteralmente finiti in mezzo.

I diavoli di sabbia sono però fenomeni metereologici caratterizzati da una bassa potenza cinetica, quindi i droni investiti dalla folata di vento non solo non sono stati danneggiati, ma si sono visti spazzare via i granelli di polvere dai pannelli solari, quindi ne sono usciti più prestanti che mai.

Il fatto che Perseverence sia incappato in un simile tornado in così poco tempo, dicono gli astronomi, ci ricorda empiricamente come Marte sia tutt’altro che un pianeta inerte e che la sua atmosfera sia anzi animata da fenomeni costanti.

 

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