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Come tanti scienziati e divulgatori hanno predetto da tempo, i materiali di composizione dei mezzi ove poter registrare appunti scritti e pubblicazioni saranno sempre più frutto della [tag]tecnologia[/tag], per risparmiare risorse sul lungo periodo e favorire la [tag]sostenibilità[/tag] ambientale. E’ quindi per molti spontaneo supporre che, a tale parola, si debba abbinare frequentemente una virata verso [tag]supporti[/tag] maneggevoli di tipo elettronico; invece ecco profilarsi davanti a noi qualcosa che, pur essendo di fonte altrettanto “[tag]minerale[/tag]” e “[tag]artificiale[/tag]”, risulta essere l’evoluzione di una sostanza di origine naturale conosciutissima a tutti e di indubbia praticità e storica diffusione: [b]la [tag]carta[/tag][/b]!

Infatti, è stata presentata quest’anno al World Future Energy [tag]Summit[/tag] di Abu Dhabi un nuovo tipo di carta che, stando agli ideatori, è composta solo di polveri minerali e [tag]resine[/tag] artificiali e, come evidenzia l’articolo di riferimento

[quote]Insomma: niente alberi! Per di più assorbe il 30% di inchiostro in meno durante la stampa, e si decompone in 3-9 mesi con acqua e sole. Si ricicla con un semplice processo termico.[/quote]

Non si sprecano i pro ed i contro in vari blog esteri sulla tecnologia, stando a quanto riportato. Chissà se prenderà o meno piede commercialmente qui in Italia, una volta messa in larga produzione… 8-)

via [url=http://daily.wired.it/news/ambiente/world-future-energy-summit-2011-parte-4.html]Wired.it[/url]

[more]Ecco un link per approfondire i tipi di carta “alternativi”, secondo un blog USA

[url=http://blogs.whattheythink.com/going-green/2009/04/mineral-based-papers-and-recyclability/]WhatTheyThink.com[/url][/more]