Il mercato dei giochi su mobile e cloud è sempre più importante e  Google non può esimersi dal perfezionare la vibrazione dei controller su sistema operativo Android. Da sempre non particolarmente efficiente.

In effetti, ad oggi, se colleghi un gamepad a un dispositivo Android, tramite USB o Bluetooth, è molto probabile che questo non offrirà la stessa vibrazione percepita su console. Questo accade perché Android fornisce un supporto minimo per la vibrazione ai device input collegati.

Come scrivono i ragazzi di XDA-Developers.com, non è corretto dire che Android non dispone di un’API apposita per generare vibrazioni su dispositivi esterni come controller da gaming connessi (come scritto ad ottobre sempre dagli stessi ragazzi di XDA).

In realtà, Android offre un supporto “rudimentale” per la vibrazione dei dispositivi collegati esternamente. Il problema è che l’implementazione corrente non permette agli sviluppatori di controllare l’ampiezza delle vibrazioni o generare effetti personalizzati sui device collegati, con conseguente feedback tattile inferiore.

Fortunatamente, Google ha finalmente deciso di affrontare questo problema alcuni mesi fa e i suoi ingegneri sarebbero già all’opera. Le modifiche al codice aggiungono il supporto per il controllo dell’ampiezza e aprono la strada alla generazione di effetti di vibrazione personalizzati.

Non tutti i gamepad saranno però supportati poiché il driver deve supportare il force feedback sotto Linux, anche se la maggior parte dei controller dovrebbe
funzionare.