Il giornalista Liam Robertson scopre e recupera un add-on perduto (ma ufficiale) destinato al Game Boy, capostipite dei portatili Nintendo.

Did You Know Gaming? è un noto canale YouTube dedito alla storia e alle curiosità relative al mondo del gaming, che ha recentemente inanellato uno scoop niente male: il recupero di una storica e misconosciuta periferica ufficiale del Game Boy smarrita nella memoria storica ma che è stata a un passo dal finire sul mercato.

Si tratta del WorkBoy, piccola tastiera interfacciabile col Game Boy al fine di performare piccole attività da ufficio e segreteria. All’interno del programma di sistema, infatti, erano presenti dodici utility: Control Menu, agenda, rubrica, calcolatrice, calendario, cambio valute, convertitore di temperatura, orologio, convertitore di unità di misura, rubrica telefonica, utilità di viaggio, schedario e contabilità. Il tutto sul minuscolo schermo del primo Game Boy!

 

 

Robertson è riuscito a ricostruire, con grande perizia e pazienza, la storia della periferica, riuscendo a contattare i responsabili del progetto e addirittura a provare il WorkBoy.

L’idea venne all’ingegnere Eddie Gill, che non lavorava direttamente per Nintendo, bensì sviluppò il tutto per la Source Research and Development sotto la supervisione della casa di Kyoto. Il progetto era arrivato alla fase finale: sotto licenza Nintendo, sarebbe stata la Fabtek Inc a produrre il device, che sarebbe stato distribuito a fine 1992 o inizio 1993, al prezzo di 79-89 dollari.

 

workboy features

 

Tuttavia, sorsero non ben specificati problemi nella finalizzazione del tutto e il progetto si impantanò a un passo dal suo compimento. Secondo Gill, alla fine rimasero appena due prototipi effettivi: uno in mano alla stessa Nintendo, l’altro in quelle di Frank Ballouz, fondatore della Fabtek.

Contattato da Robertson, lo stesso Ballouz ha acconsentito a inviare il prezioso prototipo al giornalista, per fare delle prove sul campo, solo per scoprire che sì, la perifica sembrava essere funzionante, una volta collegata a un Game Boy, ma mancava il software!

Caso del destino, Robertson è stato aiutato dal “gigaleak” che ha coinvolto Nintendo recentemente: tra la moltitudine di roba uscita dagli archivi della Grande N c’era anche la rom utile alla causa del WorkBoy. Potete vedere il funzionamento del tutto nel video in calce.

Possiamo immaginare che il fallimento nella pubblicazione della periferica sia stato dovuto semplicemente a un problema di costi: produrla era probabilmente antieconomico rispetto al mercato che si era andato delineando, calcolando inoltre che il prezzo era praticamente pari a quello della console, generalmente destinata a un pubblico di giovanissimi che probabilmente non era interessato a qualcosa del genere.

Peccato: Gill, ad ogni modo, fece tesoro dell’esperienza, dato che anni dopo creò per Nokia un dispositivo relativamente simile per i cellulari Nokia della serie 9000.