Un pilastro della scienza italiana si è spento ieri, a 67 anni. Nichi D’Amico è stato uno dei più grandi studiosi italiani dell’universo profondo e  “papà” del radiotelescopio Sardinia Radio Telescope.

Professore di Astrofisica all’Università di Cagliari e presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica dal 2015, Nicolò D’Amico è conosciuto soprattutto per essere stato uno dei pionieri e più grandi promotori dell’uso del radiotelescopio italiano Sardinia Radio Telescope (SRT) di San Basilio (Cagliari).

Grazie alla collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), con il progetto SRT D’Amico è riuscito a “regalare” all’Italia un’antenna alta 64 metri utilizzabile sia come radiotelescopio che come antenna per le missioni nello spazio profondo.

Sono profondamente addolorato per la perdita di Nichi D’Amico, un grande scienziato italiano – ha commentato Giorgio Saccoccia, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) – Ci mancherà tantissimo. D’Amico lascia un grande vuoto nel campo della scienza spaziale, alla quale ha contribuito personalmente sia come scienziato di fama internazionale che come presidente dell’Inaf, sostenendo la partecipazione di scienziati italiani alle principali missioni scientifiche dell’Agenzia Spaziale Europea e della Nasa.

Come presidente dell’Inaf, Nichi D’Amico ha contributo a rafforzare le relazioni istituzionali a livello internazionale e anche con il mondo dell’industria. In questo modo l’INAF è stato coinvolto in diverse iniziative astronomiche di respiro internazionale.

Nato a Palermo il 28 giugno 1953, Nichi D’Amico si era laureato in Fisica all’Università di Palermo nel 1977. L’astrofisico lascia la moglie e una figlia.