Scoppia la pandemia e Amazon gonfia i prezzi dei prodotti di prima necessità. L’accusa dell’associazione dei consumatori Public Citizen: “Rincari fino al 400% tra maggio e agosto”.
Amazon ha gonfiato i prezzi di alcuni beni di prima necessità nel pieno della pandemia, l’accusa arriva dall’associazione di consumatori Public Citizen.
L’associazione, scrive The Verge, ha analizzato l’andamento dei prezzi di alcune categoria di prodotto prima e durante il lockdown. L’indagine si riferisce al mercato satunitense. I prodotti analizzati da Public Citizien sono una dozzina, e includono non solo la merce venduta direttamente da Amazon, ma anche quella venduta da aziende terze attraverso l’e-store.
L’associazione dei consumatori sostiene che da maggio ad agosto i prezzi di alcuni prodotti, come la carta igienica e gli igienizzanti per le mani, siano stati quadruplicati. Per Public Citizen si tratterebbe di una violazione della “Fair Pricing Policy” di Amazon.
Il report di Public Citizen, spiega The Verge, metterebbe in crisi la narrativa del colosso dell’e-commerce secondo la quale l’aumento dei prezzi dei prodotti di prima necessità —come le mascherine e i gel igienizzanti— sarebbe stata opera esclusiva di alcune mele marce trai rivenditori terzi.
Secondo il report di Public Citizen, anche i prodotti venduti direttamente da Amazon avrebbero subito degli importanti rincari: i gel igienizzanti sono aumentati in media del 48%, mentre per i pacchi di mascherine chirurgiche, in alcuni casi, si parla di un rincaro del 1000%. A giugno Amazon avrebbe chiesto 36.39$ per un pacco di carta igienica da 8 normalmente venduto a 6.89$, mentre un gel per le mani da 1,49$ veniva venduto a 7$.