Un nuovo studio dimostra che la decimazione delle farfalle Monarca non è dovuta all’ipotesi della mortalità migratoria.
Taylor Chip professore di ecologia e biologia evolutiva dell’Università del Kansas ha affermato che le popolazioni di farfalle monarca sono diminuiti negli ultimi due decenni, ma il motivo non è l’alto tasso di mortalità durante la fase migratoria.
Il progressivo declino antecedente agli anni 2013 e 2014 in cui si è registrato il minimo storico ha portato ad una petizione per far dichiarare questa specie di farfalla a rischio di estinzione.
Questa particolare attenzione sulle farfalle Monarca ha richiesta un approfondimento sulle cause di questa decimazione.
Una delle cause più accreditate era proprio quella che associava questa forte diminuzione a livelli sempre più elevati di mortalità durante la migrazione delle farfalle nei cambi di stagione: l’ipotesi di mortalità migratoria.
questa ipotesi non era supportata dai dati
Con il progetto Monarch Watch il direttore dello studio Taylor Chip e i suoi collaboratori hanno dimostrato attraverso l’etichettatura delle farfalle che questa ipotesi non era supportata dai dati: il recupero delle etichette ha mostrato il successo della migrazione non essendo diminuite nel tempo.
Inoltre il numero di farfalle etichettato ogni anno è stato correlato alla dimensione della popolazione che sverna in Messico in linea con l’ipotesi di limitazione delle asclepiadi.
Quest’ultima ipotesi infatti associa la diminuzione alla perdita di habitat a seguito dell’aumento dell’uso di pesticidi a base di glifosato sui campi di mais e soia nell’Upper Midwest, negli Stati Uniti.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Frontiers in Ecology and Evolution.