I modelli matematici sviluppati da Alan Turing sono stati utilizzati per comprendere come si comportano gli uccelli in base al territorio.
Lo studio ha utilizzato i modelli matematici di Turing per seguire un particolare tipo di uccello il codibugnolo, difficile da monitorare perché poco territoriale e troppo piccolo per collegargli un GPS.
In altre occasioni i modelli matematici hanno permesso di individuare determinati comportamenti presenti in natura. Ad esempio si è utilizzato il modello matematico di Turing per determinare come un animale cresce nell’utero.
Osservazioni precedenti avevano rilevato che questi uccellini vivono in parti separate della stessa area anche se c’è cibo in abbondanza per sostenere interi stormi. Non sono animali territoriali che vivono in aree segregate difendendo aggressivamente la loro tana ma comunque vivono separati e non si muovono in stormi molto grandi.
Grazie a questo modello i ricercatori hanno scoperto quali sono i i comportamenti che seguono questi uccelli all’interno di uno stesso territorio.
I risultati mostrano che questi piccoli uccelli hanno più probabilità di restare nei luoghi in cui hanno interagito con esemplari della stessa famiglia evitando però stormi più grandi preferendo il centro del bosco.
I modelli matematici ci aiutano a comprendere la natura
ha affermato Natasha Ellison dottoranda dell’Università di Sheffield che ha condotto lo studio, che ha anche aggiunto:
I codibugnoli sono troppo piccoli quindi i ricercatori seguono questi piccoli uccelli a piedi, ascoltando i richiami degli uccelli e identificandoli con il binocolo. Il lavoro sul campo richiede molto tempo e senza l’aiuto di questi modelli matematici questi comportamenti non sarebbero stati scoperti
La ricerca è stata pubblicata su Journal of Animal Ecology.