Alla faccia della Stele di Rosetta. Google – proprio in occasione dell’anniversario della scoperta della Stele – lancia Fabricius, una nuova tecnologia che permetterà a tutti di conoscere e decifrare i geroglifici.
Il nuovo strumento fa parte dell’ecosistema Google Arts & Culture e, in maniera interattiva, offrirà a chi vorrà utilizzarlo la possibilità di scoprire i segreti della traduzione dei geroglifici.
Tre i differenti percorsi che offrirà Fabricius, due di questi di natura ludico-educativa. Con questo nuovo strumento, infatti, chiunque vorrà potrà infatti imparare la lingua parlata (e scritta, ovviamente) nell’antico Egitto attraverso un guida in sei passaggi. Il secondo metodo ludico riguarda la possibilità di giocare (letteralmente) traducendo parole e messaggi, per ora solo in inglese, in geroglifici. E è pure possibile condividere i risultati sui social network o inviare il link agli amici.
Ma c’è anche una terza “via” di utilizzo del Fabricius pensata per chi, invece, vuole decodificare i geroglifici per la ricerca accademica. Grazie ad un elaborato sistema di intelligenza artificiale, il Fabricius – disponibile in inglese e arabo – è in grado di tradurre i geroglifici egizi facendo risparmiare molto tempo agli studiosi che, altrimenti, dovrebbero affidarsi a ricerche molto più laboriose su libri. Metodo utilizzato da oltre un secolo a questa parte. Lo strumento è open source e quindi disponibile davvero per tutti.
Fabricius prende il nome da quello che è considerato all’unanimità il fondatore dell’epigrafia (lo studio delle antiche iscrizioni) Johann Albert Fabricius, bibliotecario e bibliografo tedesco scomparso nel 1736.