Dall’analisi sui resti di sei persone sepolte in un cimitero Inca durante il Late Horizon si scoprono evidenze di migrazioni forzate di persone che vivevano al di fuori dell’Impero Inca come mezzo per sostenerne l’economia.
Ad oggi le prove delle migrazioni forzate ad opera della popolazione Inca effettuata su persone che vivevano al di fuori dell’Impero come mezzo per sostenerne l’economia sono abbastanza scarse, ma un team di ricercatori internazionale ha ora trovato nuove evidenze che ha pubblicato su un articolo comparso su Proceedings of National Academy of Sciences.
Il gruppo di ricercatori ha descritto lo studio multidisciplinare che ha realizzato su sei individui trovati in due cimiteri nell’attuale Perù e ciò che hanno scoperto.
Precedenti ricerche avevano già suggerito che durante il Late Horizon, un periodo della storia degli Inca, le popolazioni radunassero altre persone che vivevano al di fuori dell’Impero Inca e le costringessero a trasferirsi in luoghi all’interno dell’impero come mezzo per sostenerne l’economia.
L’analisi multidisciplinare effettuata su sei cadaveri è una prova a conferma delle migrazioni forzate effettuate a opera degli Inca.
Dall’indagine approfondita sui resti di sei persone sepolte in un cimitero facente parte dell’Impero Inca durante il Late Horizon si scopre che tutte e sei erano persone che furono costrette a trasferirsi da centinaia di miglia di distanza.
Il lavoro ha utilizzato l’analisi del DNA antico (aDNA), lo studio di manufatti, i resoconti scritti negli anni successivi e le informazioni da fonti biogeochimiche ed è riuscito a collegare i sei individui ritrovati a società che vivevano al di fuori dell’Impero Inca lungo quella che oggi è la costa peruviana.
Il sequenziamento dell’intero genoma degli individui trovati nelle tombe mostra che appartenevano effettivamente a un gruppo di persone che vivevano lungo la costa settentrionale peruviana.
La datazione al radiocarbonio ha mostrato che le persone devono aver vissuto nel periodo tra il 1415 e il 1805, dato che in effetti è in linea con altre notizie di migrazioni forzate. I ricercatori hanno anche notato che la ceramica e i tessuti nelle tombe corrispondevano a quelli realizzati e utilizzati da persone della stessa area identificata dal sequenziamento del genoma.
Gli stessi ricercatori infine suggeriscono che il loro approccio multidisciplinare allo studio degli individui, trovati nelle tombe, fornisce una forte e inconfutabile prova della migrazione forzata da parte degli Inca durante il Late Horizon e ipotizzano anche che tali individui venivano fatti camminare o trasportati da navi oceaniche.