In questi giorni è scoppiato il caso Zynn, app accusata di aver plagiato in ogni singolo dettaglio TikTok. La vicenda nasconde in realtà una più datata e complessa battaglia tra due colossi del tech cinese.

Zynn è un’app di condivisione video con una caratteristica particolare: secondo TheVerge è una copia spudorata, in ogni singolo bottone e in ogni singola schermata, della più popolare TikTok.

Anche Zynn, proprio come l’originale, è di un’azienda cinese e la settimana scorsa era stata rimossa anche dal Play Store di Google. L’accusa, anche in quel caso, era di plagio.

 

Un video della content creator Charli D’amelio ricaricato senza il suo consenso dall’app-clone, e il sistema di ricompense monetarie di Zynn accusato di essere uno schema piramidale.

 

Questa settimana è arrivata anche la scure dell’App Store di Apple. Un portavoce di Zynn, spiega sempre The Verge, aveva sostenuto che le accuse di plagio fossero in realtà estremamente veniali, e che l’azienda stava lavorando sia con Google che con Apple per riportare l’app sui due marketplace.

La questione, in realtà, sarebbe più complessa: secondo un precedente report di Wired USA, Zynn avrebbe accumulato una lunga serie di pratiche scorrette.

L’app avrebbe addirittura caricato uno ad uno i video di alcuni popolari influencer di TikTok, fondamentalmente creando una copia carbone del loro intero profilo, ma senza il loro consenso.

Il lancio di Zynn è relativamente recente, risale a maggio. L’app aveva macinato in poco tempo un numero impressionante di download, scalando le classifiche dei due app store. Questo perché Zynn aveva predisposto uno schema di ricompense monetarie per gli utenti che avessero guardato i video e convinto amici ad iscriversi.

Curiosamente, anche TikTok ha un sistema di ricompense simili, anche se è molto più soft e meno pervasivo all’interno dell’ecosistema del social — tant’è che nel caso di Zynn qualcuno parla di un vero e proprio sistema piramidale.

The Verge sostiene che questo caso altro non sia che una proiezione della battaglia trai due colossi del tech cinese Kuaishou e ByteDance, rispettivamente parent company di Zynn e TikTok. Le due si sono a lungo date battaglia senza esclusione di colpi nel mercato domestico cinese, ora che TikTok ha inaspettatamente conquistato il pubblico occidentale, Kuaishou sperava di poter fare altrettanto. Evidentemente la strategia scelta non era delle migliori.