Dopo anni di divergenze con la SEC, l’authority di Wall Street, Telegram ha rinunciato una volta per tutte all’idea di emettere una criptovaluta Eh sì che il progetto aveva raccolto 1.2 miliardi di dollari.

Pavel Durov in un comunicato ha spiegato che Telgram ha ormai arrestato ogni iniziativa legata al TON, che era l’acronimo di Telegram Open Network. Nello stesso comunicato il CEO di Telegram ha spiegato che esistono ancora diversi siti che si spacciano per lui o per la sua azienda promuovendo l’acquisto della mai nata criptovaluta. Si tratta ovviamente di delle truffe: «non fidatevi e non cedete a nessuno i vostri dati o i vostri soldi».

Probabilmente il progetto è morto per evitare nuove noie con la SEC, dopo che l’authority aveva contestato a Telegram le modalità con cui aveva condotto la pre-ICO della sua valuta. Durov contesta alla SEC il fatto che un’authority americana possa avere il potere di interferire con operazioni economiche che non rientrano nei confini degli USA.

Sembrava che dovessimo assistere alla nascita di una nuova stagione per il settore, fatta di valute digitali centralizzate e emesse da aziende mainstream. Alla fine le ostilità della politica e delle authority hanno avuto la meglio: la maggior parte dei progetti di questo tipo sono falliti o hanno ridimensionato significativamente le loro ambizioni.

Basti vedere le sorti di Libra: