La crescita di Amazon non si è fermata nemmeno durante i primi tre mesi del 2020, ma il dato interessante (perché inedito) è un altro: alcuni dei competitor stanno crescendo a ritmi più rapidi.
Ne parla l’opinionista di Bloomberg Tae Kim, in un articolo dall’evocativo titolo “L’impero di Amazon è vulnerabile alle incursioni dei ribelli”. Il dato è questo: nel primo quadrimestre del 2020 Amazon ha chiuso con un aumento ai ricavi del 26% (arrivati a quota 75.5 miliardi).
Negli ultimi anni si pensava che la presenza di Amazon nel settore e-commerce fosse totalizzante. Non fraintendeteci, le cose non sono cambiate, rimane ancora vero che la stragrande maggioranza dei consumatori, oramai, se deve acquistare un prodotto va direttamente sul marketplace di Bezos, senza nemmeno vagliare l’ipotesi di considerare altre opzioni.
Ma forse qualcosa inizia a muoversi. Ad esempio Shopify, una piattaforma che aiuta i commercianti a creare un e-store in tempi rapidi, nel 1Q del 2020 ha riportato un +46% alle vendite effettuate usando la sua piattaforma.
Wayfar, un e-store specializzato in mobili, vanta risultati ancora più solidi. Stessa storia per lo shop online della catena Target. che il 23 aprile parlava addirittura di un +275% per l’online, e per Best Buy, sempre con trend di crescita a tre cifre.
Questi numeri testimoniano che i rivali di Amazon stanno finalmente vedendo un’opportunità per provare che anche loro possono soddisfare i clienti con un buon servizio e costruirsi una clientela fedele. Forse la partita per l’e-commerce non è ancora chiusa.
conclude Kim.
Le ultime dal mondo di Amazon:
- Amazon’s empire is vulnerable to ‘rebel’ incursions | Commentary (seattletimes.com)