Con una dichiarazione congiunta, USA e Regno Unito hanno denunciato il preoccupante incremento degli attacchi hacker contro gli enti in prima linea per contenere l’epidemia.
Non stiamo parlando di cani sciolti, specificano le Intelligence di USA e UK, ma di hacker di Stato. L’obiettivo è quello di rubare a laboratori medici e non-profit informazioni preziose per la lotta contro il covid-19.
La lista dei bersagli colpiti ad oggi include aziende farmaceutiche, i governi locali e le organizzazioni che si occupano di ricerca scientifica.
Quello che invece gli agenti segreti non divulgano sono i mandanti di questi attacchi. Reuters avrebbe ad ogni modo parlato con alcune fonti confidenziali, e queste avrebbero puntato il dito contro Cina, Iran e Russia.
Sempre da quanto riporta l’agenzia, non sembra che l’obiettivo sia quello di frenare gli sforzi degli enti, quanto quello di rubarne le informazioni.
L’allerta è stata diffusa per indurre le aziende mediche ad aumentare le loro difese:
Queste organizzazioni normalmente non sarebbero bersaglio delle nazioni ostili, ma devono capire che oggi lo sono.
I tentativi di attacco osservati dagli agenti non sono sempre estremamente sofisticati, tant’è che uno degli insider sentiti da Reuters parla di un comunissimo attacco “password spraying“. Detto in parole povere: gli hacker hanno tentato di usare alcune password di uno comune nella speranza di ottenere accesso ad email e altro materiale riservato.