Gli editori italiani si sono accorti che diversi canali Telegram permettono di scaricare gratuitamente pressoché ogni singolo quotidiano esistente. Ora vogliono che il Governo metta fuori legge l’app.

«Sospendete Telegram, permette di piratare i quotidiani». Ad avanzare la proposta è la Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG), ora la palla passa all’AGCOM.

La FIEG non usa mezzi termini e parla, riferendosi all’app di messaggistica, di «livelli intollerabili per uno Stato di diritto», chiedendo quindi che l’authority intervenga con un «provvedimento esemplare».

la stima delle perdite subite dalle imprese editoriali è allarmante [..] In una ipotesi altamente conservativa, stimiamo 670 mila euro al giorno, circa 250 milioni di euro all’anno: un dato di fronte al quale confido che l’Autorità di settore voglia intervenire con fermezza e tempestività

dice Andrea Rifeser Monti nel comunicato della FIEG.

Se l’AGCOM decidesse di accogliere la proposta degli editori, l’Italia non si ritroverebbe certo ad essere il primo Paese a prendere provvedimenti “esemplari e urgenti” contro Telegram. Saremmo nella buona compagnia di Russia, Cina, Pakistan e Iran.

 

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