In Cina, a Wuhan, la startup CloudMinds ha aiutato il Governo a creare un ospedale con personale composto esclusivamente da robot: test della febbre e primi taponi per ridurre l’esposizione dei medici.

Nel pieno dell’emergenza, il Governo cinese ha dispiegato un’intera legione di robot. Una piccola struttura soprannominata Smart Field Hospital, a Wuhan, permetteva di sbrigare i test preliminari (come la rilevazione della febbre) riducendo al minimo l’esposizione diretta dei medici.

I robot della CloudMinds, spiega un articolo della CNBC, si occupavano dei test preliminari, rilevando i livelli di ossigeno nel sangue, il battito cardiaco, e la temperatura corporea.

Ai pazienti veniva anche data un braccialetto smart per tenere traccia dei loro parametri vitali, mentre altri robot progettati per intrattenere e distribuire cibo e bevande rendevano più piacevole la loro permanenza.

Doctors have found the robots and smart devices helpful in monitoring patient vital signs remotely without direct contact

ha spiegato il CEO di CloudMinds. La sua azienda ha messo in campo più di 100 robot in diversi ospedali, hotel e scuole della Cina.

La CNBC ha spiegato che in questa fase il Smart Field Hospital di Wuhan è stato messo in stand-by, pronto per riprendere le attività a pieno regime in caso di un nuovo picco di contagi.

Negli USA per il primo paziente positivo era stato inaugurato un protocollo pensato per le malattie altamente infettive come l’ebola. Anche in quel caso il grosso dei contatti con il paziente avveniva usando dei robot: