Nel tentativo di garantire una lettura univoca e puntuale dell’emergenza sanitaria rappresentata da Covid-19, Twitter cancella tutti i post che si dissociano dalle informazioni ufficiali e autorevoli.
Oggi, 19 marzo 2020, Twitter annuncia ufficialmente di aver modificato la politica di sicurezza del portale. L’azienda californiana ha infatti proibito la pubblicazione di tweet che possano “aumentare i rischi che le persone possano trasmettere Covid-19”, elencando in un post la lista dei contenuti che saranno eliminati dalla piattaforma social.
https://twitter.com/TwitterSafety/status/1240418440982040579?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1240418440982040579&ref_url=https%3A%2F%2Ftechcrunch.com%2F2020%2F03%2F18%2Ftwitter-coronavirus-covid-19-misinformation-policy%2F
Una simile soluzione draconiana nasce in risposta a un problema che affligge l’infotainment tutto e che trova un massimo terreno fertile sui social, ovvero la diffusione di informazioni anti-scientifiche inutili o dannose. In questi giorni sono infatti molti gli utenti che, per malizia o ingenuità, stanno suggerendo sulla Rete rimedi di dubbia utilità, inefficienti o direttamente pericolosi.
Solitamente le opinioni promulgate si allineano ai cosiddetti “rimedi della nonna”, ma alcuni sono ben più incoscienti e propongono di testare il proprio stato di salute trattenendo il respiro o addirittura di fare i gargarismi con la candeggina. Protip: non fatelo.
La codifica di nuove norme di controllo formalizza un approccio già sostenuto da Twitter nei giorni scorsi. Pur se in maniera meno estensiva, il social aveva censurato i casi più eclatanti di disinformazione, rimuovendo i post di alcuni personaggi che, per fama o ruolo, risultano particolarmente influenti.
Eclatante è stato l’episodio dell’ex-sceriffo di Milwaukee, David Clarke Jr., il quale ha sminuito sul suo account la gravità di Covid-19, diffondendo la voce che si tratti di una montatura per intaccare lo stile di vita capitalista. La pandemia ha tuttavia veramente scosso il punto di vista con cui vediamo il mondo globalizzato, l’aggiornamento della policy di Twitter ne è solamente l’ultimo esempio.
In contrasto con l’efficenza dimostrata nel censurare immagini erotiche, i social hanno sempre risposto con un certo lassismo nel combattere le fake news, se non altro perché la disinformazione mirata è capace di saldare e concentrare i gruppi di consumatori.
L’attuale emergenza sanitaria ci porta naturalmente a rimettere in discussione le libertà personali in favore di una maggiore sicurezza, un atteggiamento virtuoso se applicato con spirito critico, ma con un potenziale deleterio a cui bisogna prestare massima attenzione.
- Virus, Twitter elimina i post pericolosi (ansa.it)
- Twitter broadly bans any COVID-19 tweets that could help the virus spread (techcrunch.com)
- Twitter Deleted Sheriff Clarke’s Wildly Reckless Coronavirus Tweets, So He Says He’s Quitting (thedeailybeast.com)
- Facebook has a plan to tackle fake news – here’s why it won’t work (newscientist.com)
- The Economics of “Fake News” (researchgate.net)