Oggi è l’inizio della fine.
A casa Laido si riuniscono tutti i famigliari e si finge di andare d’amore e d’accordo: [b]la fiera dell’ipocrisia[/b].
Distribuzione random di baci, abbracci, falsi sorrisi e complimenti che suonano più come frecciatine poco velate.
L’unico modo per sopravvivere è spaccarsi, e per paura di farmi cogliere impreparato ho cominciato a bere ieri.
Gonfio come un alce condivido con voi questo brano e un simpatico gioco da fare a tavola che vi aiuterà a sopportare l’atmosfera natalizia.
Si può benissimo giocare in solitario, se non avete un amico o un parente che odia il natale e il resto della vostra famiglia.
Le regole sono molto semplici, basta avere un bicchiere e delle bottiglie di qualsivoglia vino disposte in maniera casuale sulla tavola.
Ogni volta che la figlioletta di tuo fratello scoppia in un pianto, riempi il bicchiere fino all’orlo e buttalo giù.
Quando ti ricordano che non hai più un lavoro e recuperare 3 anni di scuola in uno, da privatista, è un’impresa impossibile, riempine 2 e buttali giù.
Quando al tavolo qualcuno cerca di imbastire una discussione politica tessendo lodi al Signor B. riempi un bicchiere, e bevilo a piccoli sorsi, cercando di tenere la bocca impegnata per il maggior tempo possibile.
Quando ti accorgi che sono tutti vestiti come al matrimonio della figlia di Corleone, e tu in pigiama (magari con macchie che lasciano pochi dubbi sulla provenienza) riempi un bicchiere e buttalo giù.
Quando lo zapping televisivo si blocca sul classico natalizio per antonomasia “Una Poltrona Per Due”, coperto dalle chiacchiere delle zie decrepite che litigano per il titolo indiscusso di “malato dell’anno” bisogna alzarsi, e gridare in tono fermo “Non si sente un cazzo! Speriamo che l’anno prossimo si liberi qualche sedia!”.
Se riuscite a terminare il pranzo e vi reggete ancora sulle vostre gambe il consiglio è di barcollare fino al più vicino pc e rilassarsi un po’ con gli interessanti [url=https://leganerd.com/2010/12/24/uber-asses/]articoli[/url] che LN ci ha donato anche oggi.
Tirate un respiro di sollievo, ora siete al sicuro.