Dracula è un’icona celebrata nella cultura pop in centinaia di forme: dai romanzi ai fumetti, dal cinema ai videogame. Ma come nasce il più famoso dei vampiri? Franco Pezzini con Il Conte Incubo ci riporta là dove tutto è cominciato

535 pagine non sono poche da digerire e non è finita qui, perché Il Conte Incubo – Tutto Dracula volume 1 (Odoya Edizioni) di Franco Pezzini è solo la prima parte dell’opera completa.

Ma c’è un ma, 535 pagine sono appena sufficienti a contenere la quantità impressionante di informazioni, curiosità e storie su Bram Stoker e sul Dracula, il suo romanzo più famoso, che, si favoleggia (a torto), stampato a tutte le latitudini e in tutte le lingue tanto quanto la Bibbia, forse anche di più.

 

 

Un bambino cagionevole

Un'immagine dell'atletico Bram Stoker

Coprotagonista di questo corposo saggio è (anche) Bram Stoker. Scopriamo, leggendo il libro di Pezzini, che la vita del romanziere inglese non è stata per nulla lineare.

Bram è stato un bambino molto cagionevole, costretto a letto da una non meglio precisata malattia. I genitori per curarlo seguivano indicazioni mediche all’avanguardia (per l’epoca) e gli praticavano continui salassi.

Ma i salassi servivano a poco se non, forse, a far nascere nel bambino una strano rapporto con il sangue. La sua vita rimaneva in bilico.

Poi, ad un certo punto, avviene una guarigione miracolosa. Bram diventerà un adulto dalla salute di ferro oltre che un discreto atleta in diversi sport.

Basterebbe questi dati biografici per scatenare gli amanti del mistero: da cosa è guarito Stoker e come ha fatto? Ma Pezzini getta benzina sul fuoco aggiungendo alcuni dettagli sulla morte di Stoker. Causa ufficiale del decesso: atassia locomotiva da sei mesi, rene grinzo con granulomi, esaurimento.

In pratica sifilide terziaria. Forse, si ipotizza, contratta l’anno stesso dell’uscita del Dracula. Sintomi affini alla “morte vampirica” toccata a uno dei personaggi chiave del  romanzo, Lucy Westenra.

Nel settembre del 1882 Stoker strappò dalle acque del Tamigi un suicida, ma il suo intervento non servì a salvare l’uomo che era già morto. La cosa curiosa e indicativa del rapporto tra Stoker e la morte, è che il romanziere portò il cadavere a casa, lo piazzò in salotto e lo lasciò dove era, sordo a qualsiasi protesta (della moglie) finché non arrivò un medico che ne constatasse il decesso.

 

 

 

Stiria vs. Transilvania

Nel 1871 Stoker comincia a collaborare (gratuitamente), come critico teatrale, con il giornale conservatore The Dublin Evening Mail. Comproprietario del giornale è Joseph Sheridan Le Fanu, una figura di spicco della letteratura fantastica vittoriana.

Stoker e Le Fanu hanno molto in comune, entrambi appartengono all’élite protestante di Dublino, hanno studiato tutti e due al Trinity College e soprattutto coltivano una sconfinata passione per la letteratura fantastica e il folklore.

Le Fanu prende in simpatia Stoker, che era un discreto giornalista, soprattutto molto puntuale e spesso in anticipo rispetto alla concorrenza con le sue recensioni, e lo sostiene nella sua passione di scrittore, riesce a fargli pubblicare un racconto (La coppa di cristallo) sulla prestigiosa rivista London Society.

 

Una moderna rappresentazione di Carmilla che si discosta con decisione dalla descrizione fornita da Le Fanu (da "Castlevania", in streaming su Netflix)

 

Una moderna rappresentazione di Carmilla che si discosta con decisione dalla descrizione fornita da Le Fanu (da “Castlevania“, in streaming su Netflix)

Nel 1873 però Le Fanu muore lasciando, a lui e al mondo, un’eredità letteraria importante, un racconto lungo, Carmilla. La protagonista di questo racconto è un vampiro, forse il più famoso vampiro femmina della storia della letteratura.

Le Fanu non è il primo a scrivere di vampiri, ma stabilisce con Carmilla il canone di un genere letterario che ha per protagonisti immortali succhisangue con un caratteristico difetto odontoiatrico. Questo canone verrà ripreso da Stoker in chiave “maschile”.

 

Le spose di Dracula nel film di Francis Ford Coppola

Le spose di Dracula nel film di Francis Ford Coppola

 

Scrive Pezzini “Ciò che Stoker mira a realizzare – e con successo – è un’operazione analogamente definitiva sul vampiro maschio: i cui orizzonti, nell’ottica vittoriana di un rapporto “naturale tra i sessi”, non possono che essere più ambiziosi di quelli della femmina Carmilla.”

Carmilla, il personaggio principale del racconto di Le Fanu, avvicina le sue prede (giovani ragazze) e le inganna con messe in scena che, ai lettori contemporanei, possono sembrare un po’ naïf.

E in effetti più che dell’orrore, il racconto di Le Fanu è disturbante per i lettori vittoriani anche per la sua coraggiosa (per l’epoca) componente omosessuale.

Sono due le caratteristiche fondamentali di questo personaggio: la sua preoccupazione è sfamarsi e non ha altre mire, vive in Stiria e Le Fanu lascia intendere, più o meno esplicitamente, che non è la sola della sua specie ad infestare questa regione dell’Europa.

Il successo di Carmilla è tale da rendere la Stiria la terra dei vampiri per eccellenza. Lo stesso Stoker, in un primo approccio al Dracula (il racconto L’ospite di Dracula) partirà dalla Stiria, poi però opterà per una regione orientale del Vecchio Continente ancora più sconosciuta e misteriosa: la Transilvania, ancora oggi sinonimo di “terra dei mostri ” e meta di viaggio imprescindibile per gli appassionati di letteratura gotica.

 

Bruno Ganz/Jonathan Harker sperimenta la pittoresca accoglienza transilvana ("Nosferatu, il principe della notte" di Werner Herzog)

Bruno Ganz/Jonathan Harker sperimenta la pittoresca accoglienza transilvana (“Nosferatu, il principe della notte” di Werner Herzog)

 

 

 

Morti che viaggiano veloci

Dracula è un romanzo epistolare scritto in una forma che, all’epoca, era considerata molto moderna e la modernità, che sfugge al lettore contemporaneo, era una delle cifre del romanzo.

Stenografia, fonografia, articoli di giornale, biglietti, telegrammi, diari, sono questi i frammenti che compongono Dracula. Tutte forme di scrittura che, all’epoca in cui è stato composto il romanzo, erano sinonimo di progresso e tecnologia, oggi appaiono nella migliore delle ipotesi vintage.

Cominciamo subito con il dire che non esiste un Dracula, ma molti Dracula. Il romanzo è stato proposto in molte versioni con alcune differenze a volte anche sostanziali.

La prima edizione del 1987 è la cosiddetta British Domestic Edition, la precede di pochi giorni l’edizione coloniale per la Hutchinson & Co. Seguono poi le edizioni americana e canadesi.

Stoker opera tagli e rielaborazioni alla prima pubblicazione inanellandone più di nove che vengono riprese in tutto il mondo. Nel 1898 Dracula viene pubblicato in ungherese, nel 1899 c’è l’edizione svedese, seguono quella islandese (1901), russa (1902), tedesca (1908), ceca (1919) e francese (1920). In Italia arriva, dopo una prima edizione ridotta attribuita a “Brahm” Stoker, in forma integrale solo nel 1945.

Ma che differenze ci sono tra le varie edizioni?

Per esempio l’edizione islandese Makt Myrkranna (Poteri delle tenebre curata da Valdimar Ásmundsson) in realtà non è una traduzione ma una riscrittura con personaggi e vicende assenti nell’originale, riferimenti norreni, un gusto più pulp e maggiori ammiccamenti erotici e politici.

Stoker era a conoscenza di questi apocrifi? Forse sì, forse no, esiste un’introduzione attribuita a Stoker all’edizione islandese, ma qualcuno ne mette in dubbio l’autenticità.

 

Christopher Lee nel ruolo di Dracula per la Hammer Film

Christopher Lee nel ruolo di Dracula per la Hammer Film

 

 

 

Il libro

Il Conte Incubo – Tutto Dracula volume 1 di Franco Pezzini è il risultato di una ricerca durata anni e un libro che non può mancare nella collezione di qualsiasi bibliofilo.

Pezzini riesce nel difficile compito di tenere alta l’attenzione del lettore, senza sacrificare la precisione della ricostruzione storica, in una lunga cavalcata densa di informazioni e curiosità su un periodo storico, un autore e un libro fondamentali per l’immaginario mondiale.

Quale era il rapporto dei lupi con Dracula? Le sue spose vampiro erano veramente le sue spose? Perché il Conte vuole trasferirsi a Londra? Perché Harker parla il tedesco? Perché la Demeter si incaglia proprio a largo di Whitby?

Sono tante le curiosità che trovano risposta nel suo saggio attraverso lo studio degli appunti e delle carte che portarono alla sesura del romanzo di Stoker.