Sono una coppia incredibilmente groovy: sono la combo perfetta di qualsiasi horror in salsa trash. Sono un duo inseparabile che dal 1978 ad oggi hanno continuato insieme un percorso che ha cambiato le regole del cinema horror. Ovviamente sono Sam Raimi e Bruce Campbell, che arrivano oggi su Infinity con la terza stagione di Ash vs Evil Dead. Ma come è nato questo sodalizio lungo quarant’anni?
Ci sono alcune amicizie che non moriranno mai. Amicizie nate tra i banchi di scuola (e non solo), alla disperata corsa verso un sogno troppo grande, troppo ambizioso, ma alimentato dalla continua speranza di farcela, di mostrare le proprie idee controverse e differenti. Amicizie dalle quali, poi inaspettatamente, sono nati progetti incredibili, che hanno consolidato quell’unione creativa, dando speranza ai nuovi giovani artisti e, a modo loro, cambiando alcune regole scritte da tempo.
Tante sono le amicizie artistiche di questo tipo come Martin Scorsese e Robert De Niro, Federico Fellini e Marcello Mastroianni, Tim Burton e Johnny Depp, Quentin Tarantino e Samuel L. Jackson e tanti altri.
Eppure, quanti di questi posso vantare di un’amicizia, di un legame professionale come quello tra Sam Raimi e Bruce Campbell? A mio, modesto, parere ben pochi!
Arriva oggi su Infinity la terza stagione di Ash vs Evil Dead, esattamente quarant’anni dopo l’esordio del cortometraggio artefice, non solo di una grande amicizia e carriera, ma anche di una grande saga, ovvero Within the Woods.
Ma, in realtà, il sodalizio tra Raimi e Campbell nasce ancora prima che il “seme della follia” di Evil Dead con il suo Ash Williams.
I due, infatti, compagni di scuola delle superiori, hanno iniziato fin da adolescenti a girare piccoli cortometraggi in super 8. Un’amicizia nata proprio grazie all’amore e alla passione per il cinema che ha legato, e mai diviso, i due artisti.
A questo simpatico duo, inoltre, si unisce anche il fratello di Sam Raimi, ovvero Ted, che vedremo spesso nelle opere di Sam e Bruce. Successivamente arriverà anche Ivan, secondo fratello di Sam, ma in veste di sceneggiatore.
Ma quando ha inizio tutto questo?
Durante un’intervista rilasciata dallo stesso Bruce Campbell a papermag.com, in occasione del lancio della prima stagione di Ash vs Evil Dead, l’attore afferma che il suo primo incontro con Raimi è avvenuto nel 1971 sul pavimento della scuola…
O meglio, Sam era vestito Sherlock Holmes e giocava con delle bambole sul pavimento della scuola. Quando il giovane Bruce gli ha chiesto cosa stesse facendo, Sam senza pensarci troppo gli ha detto “giro un film!”.
Sono state quelle parole ad aver portato due ragazzi “un po’ strani” come Bruce e Sam a stringere quella forte che amicizia che, passando per oltre 30 piccoli film girati durante gli anni delle superiori, li ha condotti verso il successo odierno.
I giovani Sam e Bruce non avrebbero mai immaginato che qualche anno più tardi le loro strade si sarebbero incrociate con quelle Robert Gerard Tapert, all’epoca anche lui uno studente universitario alla Michigan State University come Bruce e Sam, dando vita a quella casa di produzione (Renaissance Pictures) che, dopo la sorpresa di tutti, avrebbe reso il nome dell’attore, del regista e produttore un vero e proprio marchio di fabbrica.
Del resto, Tapert poi con i personaggi iconici ci è andato letteralmente a nozze; infatti, è sposato con Lucy Lawless, la fantastica Xena – Principessa Guerriera, tra le tante cose coinvolta nel progetto della serie Ash vs Evil Dead dalla seconda stagione.
L’inizio di tutto: It’s Murder!
Galeotto fu Within the Woods, il cortometraggio in 8mm che avrebbe dovuto essere il bigliettino da visita per ottenere i fondi per finanziare il primo lungometraggio di Sam Raimi e Bruce Campbell, ovvero Evil Dead.
Eppure, Within the Woods non fu davvero il primo film a cui lavorarono i due amici insieme. Infatti, solo un anno prima, quindi nel 1977, Sam Raimi firma la sua prima regia con It’s Murder!, pellicola dalla durata di 70 minuti girata in modo molto amatoriale.
Il film racconta la storia di una famiglia il cui zio è stato misteriosamente assassinato. Il figlio più grande di questo nucleo familiare, ottiene tutto l’eredità in quanto unico membro presente all’interno del testamento.
Una serie di inspiegabili intrecci andranno a svelare che c’è molto di più sotto questo omicidio, più di quanto si possa immaginare, e ovviamente la verità dovrà essere trovata dal detective incaricato di seguire il caso… prima di restare ucciso.
Le idee di Sam Raimi in fatto di genere, omicidio e anche unione famigliare sono ben chiare, sebbene più che dal genere horror, Raimi è sempre stato attratto dalla fidelizzazione del fan nei confronti del genere horror.
E la sua intenzione, fin dall’inizio, è sempre stata quella di creare qualcosa in cui tutti potessero riconoscersi, appassionandosi a tal punto da farla vivere nel tempo.
Esattamente come è successo poi con il cult Evil Dead, che oltre ai sequel ufficiali, vanta di un’infinita serie di film apocrifi, un remake e anche un universo espanso all’interno del mondo dei fumetti.
Inutile dire che il ruolo del detective fosse proprio quello di Bruce Campbell, affianco al quale lavorarono anche Ivan, Ted e lo stesso Sam Raimi, oltre a Scott Spiegel, sceneggiatore del corto che ritroveremo al fianco di Raimi come attore di Whitin the Woods ma, soprattutto, nella stesura di Evil Dead 2.
Spiegel ha poi collaborato con Eastwood nel ruolo di sceneggiatore ed è stato il produttore della saga horror di Eli Roth Hostel, curando la regia del terzo film.
Ma se It’s Murder! è stato più un esercizio di stile, il lavoro vero per Bruce Campbell e Sam Raimi è arrivato proprio con Within the Woods, nel 1978, ovvero tre anni prima del debutto al cinema di Evil Dead.
Within the Woods non solo ufficializza il sodalizio tra Raimi, Campbell e Tapert, ma permette di fondare la casa di produzione Renaissance Pictures, con la quale daranno vita ad Evil Dead.
Il cortometraggio di Raimi, come detto prima, altro non è che il prologo di Evil Dead. Un vero e proprio biglietto da visita del progetto per avere la possibilità di espanderlo e farci un film (e successivamente una vera e propria saga), in quanto così come concepito all’inizio, Evil Dead avrebbe richiesto un budget che nessuno dei tre amici avrebbe potuto permettersi.
L’idea della storia venne allo stesso Raimi durante la preparazione di un compito di letteratura. Per l’occasione Raimi, infatti, dovette studiare un antico libro dei morti egiziano.
Il tutto, ben farcito da una dose massiccia dell’opera di Lovecraft, provocò una tale fascinazione in lui da concepire il cuore pulsante di Evil Dead: il famigerato Necronomicon Ex Mortis.
La storia di base è quella che conosciamo tutti, a cambiare è proprio il Necronomicon. Il personaggio di Bruce, quello che sarebbe diventato Ash ma che nel cortometraggio viene chiamato comunque Bruce, ritrova un coltello maledetto destinato a rituali e sacrifici. Cosa accadrà dopo? Storia incisa nel tempo con il sangue!
Il corto, sebbene molto grezzo, presentava i tratti tipici della cinematografia di Raimi e Campbell seppe dare immediatamente vita a quello che, successivamente, sarebbe diventato l’antieroe per eccellenza dal mento pronunciato, Ash Williams.
Infatti, quando venne presentato nel 1979 a Detroit in un cinema chiamato The Punch and Judy, Within the Woods ottenne immediatamente il successo sperato, dando la possibilità al trio di creare Evil Dead.
Evil Dead: una saga immortale
400.000 dollari, mezzi di fortuna, un buon amico nonché buon attore, bastarono a Raimi per tirare su quel film che lo avrebbe portato alla sua prima Venezia, scioccando profondamente la critica per la sua natura così atipica, ma che gli avrebbe soprattutto dato la possibilità di sfondare in quel campo.
Evil Dead, infatti, non è sicuramente l’horror che si aspetterebbero tutti. Evil Dead è l’horror che fa ridere, quello che ha dato vita a una serie di pellicole e parodie che hanno preso il via all’inizio degli anni ’90.
L’horror che ha come protagonista un playboy senza arte né parte, poco coraggioso e che finisce sempre con l’inciampare negli stessi errori. Un antieroe per eccellenza ma che, in un modo o nell’altro, riesce sempre a tenere al guinzaglio i maledetti demoni del Necronomicon.
1981, 1987 e 1993. Questi sono gli anni in cui la saga di Evil Dead prende vita, portando Bruce Campbell, e soprattutto Sam Raimi, al successo tanto meritato. I fan adorano Ash, adorano la storia del Necronomicon e adorano lo stile così posticcio e dettaglio di Raimi.
La sua precisione falsamente goffa nel rendere un’opera sconclusionata di grande spessore, facendo di una saga la sua firma d’artista.
I due criminali più pazzi del mondo e Darkman
A cavallo tra Evil Dead II e Army of Darkness, Raimi dirige Campbell in due pellicole molto diverse tra loro, ma soprattutto molto diverse dalla trilogia del Necronomicon, ovvero la black comedy scritta dai fratelli Coen I due criminali più pazzi del mondo e il cinecomic – quando questa parola non era stata ancora coniata – Darkman, liberamente tratto dal fumetto The Shadow.
Il primo film, uscito in sala nel 1985 e carico del tipico black humero dei Coen, si basa tutto su uno scambio di persona e il nostro Bruce non spicca certo come nel caso di Evil Dead.
Il suo Renaldo ‘The Heel’ è un personaggio piuttosto secondario, ma per Campbell la cosa non è un vero problema. L’attore, come vedremo a breve, ha collaborato a moltissimi dei film diretti da Raimi, anche solo prestandosi per un cameo.
Darkman, invece, è il sogno divenuto realtà di Raimi: dirigere un film su un supereroe. Sebbene ben lontano dal successo che il regista otterrà con Spider-Man, Raimi mette davvero tutto se stesso nel progetto, come tributo al suo sé adolescente amante dei fumetti.
Nel ruolo del drammatico protagonista troveremo Liam Neeson, uno scienziato creatore di una pelle speciale per coprire le ustioni ma che, ancora in fase sperimentale, non permette l’esposizione al sole.
Purtroppo, prima di poter gioire della scoperta, lo scienziato viene brutalmente aggredito e sfigurato e, in seguito a un intervento del tratto spinotalamico, si accorgerà di aver sviluppato un effetto collaterale che, con l’aumento dell’adrenalina, gli permetterà di far accrescere la propria forza. Anche in questo caso la presenza di Bruce è più che altro una comparsata durante l’ultima scena del film.
Spider-Man e Il grande e potente Oz
Dopo Army of Darkness la collaborazione professionale di Raimi e Campbell si è raffreddata. Nulla nei rapporti dell’uno o dell’altro è cambiato, semplicemente attore e regista hanno preso direzioni differenti. Sam Raimi iniziando a sperimentare con diversi generi di storie, tra cui la trilogia di Spider-Man con protagonista Tobey Maguire. Bruce Campbell, invece, è rimasto più affezionato al genere, spesso lavorando con registi come Carpenter o Spiegel, e tornando anche in diverse pellicole dei fratelli Coen.
Eppure, lì dove possibile, per Raimi c’è sempre stato posto nei suoi film per Bruce Campbell, il quale ha sempre partecipato con piacere anche solo per piccole parti, come per esempio nella trilogia di Spider-Man. Nel primo l’attore ha interpretato il presentatore del torneo di wrestling che dà il nome al personaggio; nel secondo Spider-Man è, invece, l’odiosa maschera del teatro in cui si sta esibendo Mary Jane Watson; e, infine, nel terzo nel ruolo di un maître.
Campbell compare anche in uno dei ruoli secondari, il personaggio Hector, all’interno del film Disney di Raimi Il Grande e Potente OZ, ultimo film al cinema che ha visto Raimi dietro la macchina da presa.
E, finalmente, arriva Ash vs Evil Dead
Dopo Army of Darkness, Evil Dead non ha mai avuto ufficialmente dei seguiti. La sua leggenda e quella di Ash ha continuato a vivere nel mondo espanso dei fumetti, nelle citazioni e negli omaggi presenti in altri film o serie tv, eppure i fan del duo e del cult hanno sempre richiesto a gran voce un continuo per La Casa (così come venne chiamato in italiano il film).
Sam Raimi ci ha provato, più di una volta, e a ricordarlo è lo stesso Bruce Campbell, il quale non ha mancato di assecondare l’amico, sebbene ciò che spingeva realmente Raimi in quei tentativi era più la nostalgia di Evil Dead, dei primi film girati insieme e di quell’adrenalina che caratterizza tutti i grandi esordi.
A distanza di 34 anni dall’uscita in sala di Evil Dead, arriva in TV nel 2015 grazie a Starz il seguito televisivo di Evil Dead, ovvero Ash vs Evil Dead.
Serie che, non solo strizza l’occhio ai più nostalgici e fan della vecchia guardia, ma che è riuscita a incuriosire e cogliere l’attenzione del pubblico più giovane e meno appassionato.
La serie nasce dalla collaborazione di Sam e il fratello Ivan Raimi con Tom Spezialy. Sam ha seguito il progetto dall’inizio alla fine, dall’idea alla produzione, passando per la stesura e la regia del pilot. Quello che inizialmente sembrava un sogno ad occhi aperti, che vedeva riunito il magico gruppo che dal nulla è riuscito a creare un mito intramontabile, ad oggi è una realtà più che tangibile arrivata alla sua terza stagione.
Tra bagni di sangue e demoni infuriati, scene al limite della comicità (ma anche del volta stomaco), Bruce Campbell torna a vestire i panni del caro Ash Williams, un po’ invecchiato ma sempre in gran forma e con tanta voglia di fare “il culo” a qualsiasi demone da strapazzo abbia deciso di intralciare il suo cammino.
Accanto a lui ci saranno due nuovi personaggi inediti, l’imbranato e timido Pablo (Ray Santiago) e la caparbia e sensuale Kelly (Dana Delorenzo), ai quali, nella seconda stagione, si unirà anche Lucy Lawless nel ruolo di Ruby Knowby, figlia dello stesso uomo che per la prima volta ha scoperto il Necronomicon.
Il sogno horror di Sam Raimi e Bruce Campbell non è ancora finito e, anche oggi, ancora una volta, possiamo pronunciare il nostro grido di battaglia: GROOOVY!