Logan Lucky è la nuova commedia di Steven Soderbergh. Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, il film è un divertente ed esilarante heist-movie con protagonisti una banda di Soliti Ignoti made in West Virginia.
Da sempre cinema e criminali vanno a braccetto. Da quando è stata inventata la settima arte, molti sono stati i film che hanno visto protagonisti personaggi poco raccomandabili.
Boss della malavita, sicari, rapinatori e così via negli anni si sono susseguiti. Personaggi raccontati non solo in maniera seria e seriosa, ma anche con ironia.
Tante le pellicole che hanno portato sullo schermo criminali tutti da ridere. Che siano disoccupati che tentano il colpo della vita e finiscono per rubare un piatto di pasta e fagioli, boss della mafia in terapia o un gruppo di ladri che svaligia tre casinò di Las Vegas per amore, negli anni le storie che hanno raccontato in maniera ironica e divertente tali personaggi non sono di certo mancate.
Logan Lucky segna il ritorno all’heist-movie di Steven Soderbergh.
Da sempre il genere heist movie, cioè quello delle rapine (impossibili), riesce a conquistare il pubblico. Lo sa bene Steven Soderbergh, regista della trilogia di Ocean. Il cineasta torna al genere con cui ha divertito il pubblico e lo fa alla grande con la commedia Logan Lucky.
Jimmy Logan è un ex quarterback ed ex stella del liceo della sua città che ha sfiorato il professionismo. Divorziato, lavora come operaio in una società edile.
Suo fratello Clyde è un veterano dell’Iraq, da cui è tornato senza un braccio, che possiede un pub. I due fratelli sembrano essere perseguitati dalla sfortuna, come tutta la loro famiglia. L’unica che sembra essersi salvata è la sorella Millie, parrucchiera del paese.
Quando Jimmy viene licenziato per motivi assicurativi, i fratelli decidono di risollevare la loro famiglia organizzando una rapina tanto impossibile quanto azzardata. Nonostante la fortuna non sia mai stata loro alleata.
Per attuare il loro folle piano, i due chiedono aiuto all’esperto in esplosioni Joe Bang. Il folle piano consiste nel rapinare la Charlotte Motor Speedway durante la gara della Coca-Cola 600, una delle più importanti del circuito Nascar. Riusciranno i Logan a portare a termine il colpo nonostante la loro cronica sfortuna?
Sulle note John Denver e della sua Take Me Home, Country Roads, veniamo trasportati nell’America rurale. Protagonisti sono tre fratelli sconfitti dalla vita, personaggi goffi e poco furbi, simbolo e caricatura dei perdenti che popolano i paesini del sud degli Stati Uniti.
Perdenti senza appello, ma che faranno di tutto per riscattarsi e cambiare la loro situazione iniziando una lunga corsa che li porterà a riscattarsi e ad essere vincenti.
Logan Lucky è una commedia che diverte e che funziona come un motore ben oliato, dove non manca la critica sociale.
Perché se Lucky Logan in superficie è una commedia che diverte e funziona come un motore ben oliato, porta con sé un messaggio di sottofondo ben riconoscibile. La commedia è sempre stato il mezzo usato dagli artisti per parlare di argomenti seri, e Soderbergh non è da meno.
Il film contiene una critica alla società america ben chiara. Dove gli ultimi saranno sempre ultimi e dove il riscatto sarà possibile solo grazie alle proprie forze, descrivendo una realtà dove non funziona nulla. Una vicenda che si basa su stereotipi ben noti che diventano strumento di denuncia e derisione per i conservatorismi.
Un film che esalta il lavoro di squadra e il diverso. Una storia che mette in evidenza come le disabilità sono tali solo se permettiamo che lo siano. I personaggi sono molto di più di quello che sembrano. Ecco quindi che un operaio con un gamba malconcia si trasforma in un genio del crimine, un ladruncolo biondo ossigenato è un esperto di chimica o dove la parrucchiera del paese è un pilota formidabile.
Commedia irriverente, divertente e per certi versi grottesca. Capace di non prendersi sul serio e dove non mancano autocitazioni, omaggi e parodie
Una commedia irriverente, divertente e per certi versi grottesca, in grado di far tenere gli occhi incollati allo schermo. Puro divertimento ed intrattenimento di grande fattura.
Un film capace di non prendersi sul serio e dove non mancano autocitazioni, omaggi e parodie. Una storia che scorre veloce, senza incepparsi e che riesce a coinvolgere come non mai. Nonostante segui il più classico degli svolgimenti.
Logan Lucky si sviluppa infatti seguendo i punti cardine degli heist-movie. Così dopo la presentazione dei protagonisti e delle loro scalcinate vite, veniamo messi a conoscenza del loro piano per uscire dal pantano in cui si trovano.
Un piano così audace da risultare geniale. Perché nessuno sospetterebbe mai che degli outsider sarebbe capaci di portare a termine il colpo del secolo. Assistiamo quindi alla più classica delle fasi della rapina, dal reclutamento della banda al colpo vero e proprio. Passando per le fasi salienti del piano, mostrati nei minimi dettagli. Con l’immancabile colpo di scena spiazzante.
Quella di Soderbergh è una banda di Soliti Ignoti made in West Virginia. Un gruppo di disperati, che come i loro “colleghi” descritti da Monicelli, tentano di sistemare le loro vite prendendosi la rivincita contro quel sistema e quella società che li ha abbandonati.
E lo fanno a suon di dialoghi e situazioni surreali e divertenti.
Proprio i protagonisti di Logan Lucky sono uno dei punti di forza del film. Un gruppo di perdenti che riesce a riscattarsi con le proprie forze, personaggi tanto romantici e veri quanto surreali e con una morale tutta loro. Un’insieme eterogeneo che rappresenta al meglio la diversità umana.
I personaggi sono uno dei punti di forza del film. Ad interpretarli un convincente cast.
Ad interpretarli un cast corale più che convincente e ben amalgamato. Channing Tatum è un padre tenero, presente e determinato. Adam Driver è un ex soldato che si è reinventato barista e che non si è fatto condizionare dal non avere un braccio.
Al loro fianco la bella e tosta sorella, interpreta da Riley Kough. Tre fratelli uniti che hanno un rapporto con la “maledizione” di famiglia molto personale. Un trio di romantici sognatori.
A loro si contrappongono i tre fratelli Bang. Capitanati dal duro Daniel Craig, il quale ha la giusta faccia da schiaffi. L’attore inglese risulta esilarante con il suo sguardo da duro nei panni di criminale con i capelli biondo platino, tatuato, nonché esperto di chimica. Così come i suoi fratelli, interpretati da Brian Gleeson e Jack Quaid nei panni dei più classici bifolchi di campagna che hanno un codice morale tutto loro. Che ovviamente risulta grottesco.
A dirigere il tutto la sempre ottima regia di Soderberg. Il cineasta riesce a portarci nel vivo di una vicenda surreale, stando con la macchina da presa vicino ai suoi personaggi. Mostrando senza riserve le contraddizioni e le manie di un’America a cui non interessa nulla, se non i propri traguardi personali. A fare da sottofondo la delicata e romantica musica di John Denver.
Logan Lucky è un film in cui unendo la commedia slap stick, action, critica sociale nei confronti di un’america ossessionata dai concorsi di bellezza, dai reality show e dalle macchine da corsa, riesce a far ridere e ad intrattenere lo spettatore con una storia ben costruita che scorre veloce. Come le macchine della Nascar. Spronando lo spettatore a riflettere sulla società in cui viviamo.
Logan Lucky riesce a far ridere e ad intrattenere lo spettatore grazie ad una storia ben costruita che scorre veloce. Vero e proprio omaggio agli heist-movie. Consigliato.
Dopo gli audaci colpi messi a segno dalla banda di Daniel Ocean nell’omonima trilogia, Soderberg torna a dirigere una commedia ironica e divertente che è un vero e proprio omaggio agli heist-movie che hanno fatto la storia del cinema, i quali allo stesso vengono parodizzati. Consigliato.
Logan Lucky sarà al cinema nel 2018 distribuito da Lucky Red, ma non è stata ancora rilasciata una data d’uscita.