Il notissimo sito di e-commerce Stockisti.com non è più raggiungibile da oggi dopo un’operazione congiunta della Polizia Postale e delle Comunicazioni e dell’Ufficio delle Dogane, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Roma: è stata riscontrata un’evasione fiscale da oltre 50 milioni di euro e sono stati effettuati arresti.
Grazie ai suoi prezzi di molto più bassi rispetto alla concorrenza “Gli Stockisti” era diventato uno dei siti di riferimento dei nerd nostrani, prima per gli smarphone (storiche le prime importazioni di Google Nexus) e poi anche di televisioni e altra elettronica di consumo.
Si è ora capito come facevano ad avere prezzi così bassi: semplicemente non pagavano l’iva.
A quanto pare il tutto era gestito da una società con sede a Malta, la STK Europe Unlimited, che nominava di anno in anno una nuova società concessionaria per l’Italia per rendere molto difficile il lavoro di controllo della documentazione contabile alla finanza e irreperibili i relativi rappresentanti legali.
Il sito stockisti.com non è più accessibile da oggi.
Stockisti.com gestiva prima della chiusura un volume d’affari di oltre 250 milioni di euro all’anno, con un’evasione accertata di oltre 50 milioni di euro solo per l’ultimo anno.
Tre commercialisti e un revisore contabile sono stati individuati grazie a varie intercettazioni all’interno di una lunga operazione che ha portato alla chiusura e agli arresti di oggi.
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Update dall’AGI, grassetto inserito da noi:
Non abbiamo sequestrato l’azienda” puntualizza all’AGI Nicola Zupo, Dirigente del Compartimento Polizia Postale, “ma fatto oscurare il sito. Per cui chi ha già fatto un ordine lo vedrà evaso regolarmente, ma chi cerca di comprare qualcosa adesso approda sul sito proposto dai Dns di Google (in pratica un ‘fantasma’ del web che si comporta come se esistesse regolarmente, ma è solo l’ombra di quello che è stato messo off-line, ndr) sul quale le operazioni non possono più andare a buon fine.
