La faccenda della Nebbia, compreso tutto ciò che successe nelle ore immediatamente successive all’episodio del campetto da basket, furono per me qualcosa di vago e lontano per anni.
Mi furono in larga parte raccontate, o ne ebbi un’esperienza indiretta tramite i media.
È difficile per me raccontarvi ciò che fu il mio vissuto in prima persona nei momenti successivi all’arrivo della Nebbia, sarebbe come cercare di raccontare a qualcuno cosa si prova nel ventre materno.
Frammenti, schegge di memoria annacquate in un caleidoscopio di colori tenui ed innaturali, voci ovattate e lontane, la sensazione di non avere più una connessione col proprio io fisico.
E dolore.
Un dolore penetrante, che sconvolgeva ogni aspetto di me per quelle che mi sembravano giornate intere, un dolore subdolo che arrivava all’improvviso per poi altrettanto all’improvviso sparire.
Tutta colpa del Bozzolo, o perlomeno di quello che stava avvenendo al suo interno.
Mi fu raccontato e spiegato che, quando la Nebbia ti avvolge, se sei un Prescelto essa crea un bozzolo attorno a te, che ti sostiene e agevola la tua Evoluzione per farti nascere a nuova vita.
Se dovessi basarmi sul dolore che ho provato in quei momenti, allora sarei pronto a giurare che la traduzione di Prescelto sia “Stronzo” e che quella di “Evoluzione” sia “Cristo che male“. Ma non ebbi il coraggio di essere così sarcastico quando la cosa mi fu spiegata la prima volta.
Anni dopo,durante una conferenza presso l’ONU, i ricordi vivi e precisi degli avvenimenti all’interno del Bozzolo mi colpirono come una fucilata in pieno volto mentre stavo facendo il mio discorso. Dopo qualche istante di smarrimento e terrore iniziai a parlare senza sosta,descrivendo nei minimi dettagli cosa successe al mio corpo in quelle 48 ore di buio dei sensi.
La cosa provocò non poco scalpore e anche qualche imbarazzo,ma da quel giorno tutto il mondo seppe che,quando la Nebbia ti avvolgeva e si solidificava in quel rivoltante involucro attorno al tuo corpo,quest’ultimo veniva letteralmente fatto a pezzi e ricomposto. La composizione della Nebbia era il risultato di secoli di ricerca nella microingegneria genetica e forniva alla carcassa del malcapitato tutti i nutrienti necessari alla ricostruzione e alla mutazione,partendo dall’apparato muscolo scheletrico per arrivare fino all’epidermide e ai tratti somatici basilari,passando per il sistema circolatorio,nervoso e così via.
Una sorta di operazione cardioneuroeccetera chirurgica a mente sana,solo un po’ ovattata.
Peccato non aver pensato ad una anestesia volatile.
I miei primi ricordi stabili e visivi del post Bozzolo invece erano composti al 99% da imbarazzo, come se la mia reputazione fra i coetanei non fosse già a sufficienza pietosa. Già, perché dal Bozzolo esci completamente nudo visto che i vestiti che indossavi prima di entrarci vengono corrosi e fagocitati per fornire ulteriore nutrimento (mai capito come) al tuo nuovo corpo.
Avete presente il più classico dei sogni Freudiani in cui vi ritrovate nudi di fronte ad una platea di sconosciuti? Ecco,aggiungeteci qualche chilogrammo di slime verdastro e che la platea era composta da amici.
Ma,fortunatamente,non dalla ragazza di cui siete innamorati…visto che anche a Claudia toccò la medesima sorte.
Divisi dal disprezzo unilaterale per quattro anni di liceo ma a sorpresa uniti da un paio di quintali di diarrea verdognola. Che culo.
In quelle prime ore non si sapeva nulla di certo o che potesse perlomeno spiegare vagamente cosa stesse succedendo quasi contemporaneamente in tutta Europa e,a poche ore di distanza,nel resto del pianeta. I telegiornali parlavano solo di questa misteriosa nebbia che si spostava velocemente da una Nazione all’altra, provocando migliaia di svenimenti (più per la paura che per effettivi danni fisici) e che aveva lasciato dietro di sé decine di questi inspiegabili e disgustosi Bozzoli.
Ci vollero un paio di giorni per far si che i responsabili,o presunti tali, si rivelassero al mondo facendo crollare migliaia di anni di certezze scientifiche,filosofiche e religiose con un annuncio in mondovisione che cambiò tutto per sempre.
Gli Alieni erano tra noi.
E non erano mica male, almeno la maggior parte di essi.
– continua –