Naruto Uzumaki è un ninja dodicenne il cui sogno è divenire Hokage, il guerriero più forte del villaggio. Tanto casinista quanto imprevedibile e determinato, il giovane ninja vivrà molte avventure e combatterà molti nemici per salvare il mondo ninja. Questa la trama di Naruto, manga scritto e disegnato da Masashi Kishimoto.
Spionaggio, sabotaggio, infiltrazione, assassinio e guerriglia sono tutte funzioni che spettavano ai ninja (忍者), spia o mercenario del Giappone feudale. In una società come quella del Paese del Sol Levante fondata sull’onore i ninja erano mal visti poiché i loro metodi di condurre guerre segrete erano considerati disonorevoli.
Solo a partire dal XV secolo, che coincise periodo Sengoku o “degli Stati combattenti” i ninja vennero rivalutati e formati appositamente per i loro scopi e divennero noti con il nome di shinobi. Organizzate in grandi corporazioni le famiglie di ninja erano divise secondo un sistema di rango: il rango più alto era rappresentato dai jonin (“uomo superiore”), i quali rappresentavano il gruppo e le locazioni di mercenari. Questi erano assistiti dai chunin (“uomo di mezzo”) e sotto di loro vi erano i genin (“uomo più basso”), ovvero gli agenti di campo assegnati a svolgere missioni.
Con l’unificazione del Giappone sotto lo shogunato Tokugawa (XVII secolo) i ninja caddero nell’oscurità e con il rinnovamento Meiji (1868) la loro tradizione divenne tema per racconti popolari e di mistero. Si iniziarono così a diffondere racconti che vedevano protagonisti i ninja e con il passare del tempo vennero loro assegnate abilità leggendarie come il controllo degli elementi, l’invisibilità e il camminare sull’acqua. Ciò comportò la fusione tra mito e fatti storici e di conseguenza la difficile separazione tra i due. Motivo per cui la percezione che si ha in Occidente dei ninja è più basata sulle leggende che su fatti storici.
Naruto è il manga che ha dato nuova linfa all’immaginario che ruota intorno al mondo dei ninja.
Oltre che nella letteratura popolare giapponese, i ninja o shinobi negli anni sono stati protagonisti di cartoni animati, film, videogame e manga. E proprio grazie a Naruto, fumetto scritto e disegnato da Masashi Kishimoto, negli ultimi anni ha dato nuova linfa all’immaginario che ruota intorno al mondo dei ninja.
C’era una volta uno spirito malvagio dalle sembianze di una gigantesca Volpe a Nove Code. Con il solo movimento delle sue code, la Volpe poteva spianare montagne e provocare maremoti. Per far fronte a quello spirito, la gente invocò l’aiuto dei ninja. Uno solo di quei ninja, a costo della propria vita, riuscì a imprigionare lo spirito. Quel ninja era il Quarto Hokage.
Naruto è un ninja dodicenne con il sogno di divenire divenire Hokage, ovvero il ninja più forte ed importante del villaggio. Il ragazzo cresciuto nel villaggio di Konoha – ovvero il Villaggio della Foglia – è solo ed emarginato ed il motivo è che in lui vive sigillato il demone della Volpe che anni prima attaccò il villaggio. Una verità che il giovane ninja scoprirà dal ninja traditore Mizuki.
Una volta diplomatosi all’accademia ninja, Naruto viene inserito insieme a Sasuke Uchiha e Sakura Haruno nel gruppo sette sotto il commando del jonin Kakashi Hatake. Dopo varie missioni Sasuke lascerà il gruppo ed il villaggio per poter ottenere da Orochimaru, ninja traditore del Villaggio della Foglia, la forza necessaria per poter vendicare il suo clan sterminato dal fratello Itchi, apparentemente senza motivo.
Fallito il tentativo di redimere Sasuke e riportarlo al villaggio, per Naruto inizia un period di duro allenamento il cui scopo è fargli padroneggiare le tecniche ninja e il potente potere della Volpe che dimora in lui. L’allenamento ha lo scopo di renderlo abbastanza forte da potersi difendere da solo dagli attacchi dell’Organizzazione Alba, un gruppo di ninja traditori di vari villaggi il cui scopo è imprigionare i cercoteri rinchiusi nelle forze portanti. Inizierà così per il protagonista e per i suoi amici un’avventura che li porter ad affrontare minacce sempre più grandi. Riuscirà Naruto a difendere se stesso, il Villaggio della Foglia e tutto il mondo dei ninja?
Serializzato sulle pagine della rivista rivista Weekly Shōnen Jump di Shūeisha per ben quindici anni senza interruzione – dall’ottobre del 1999 al novembre del 2014 – per un totale di 700 capitoli poi raccolti in 72 tankōbon , Naruto è stato uno dei casi editoriali degli ultimi anni con oltre 22o milioni di copie vendute in tutto il mondo.
Naruto ha origine da Karakuri, storia one shot di cui Kishimoto mantiene il titolo e il carattere del protagonista.
Come spesso accade nel mondo dei manga, anche Naruto prima di essere così come lo conosciamo oggi ha origine da una storia one shot. Dopo aver vinto il premio Hot Step con Karakuri, Kishimoto era in dubbio se continuare a sviluppare la storia a causa dei molti combattimenti, decise così di cambiare intreccio. Queste modifiche portarono alla realizzazione del capitolo autoconclusivo Naruto.
La storia incentrata sulla magia vede protagonista una piccolo volpe a nove code in grado di trasformarsi in giovane ragazzo biondo. Pubblicata si Akamaru Jump nell’estate del 1997 la storia ebbe un grande successo e spinse l’autore a trasformarla in una serie regolare, lasciando inalterati solo il titolo e il carattere del protagonista.
Ambientato in un Giappone fantasy e in un’epoca imprecisata, per la geografia di Naruto Kishimoto si ispirò principalmente alle impressioni che gli occidentali hanno del Paese e partì dal design del Villaggio della Foglia che è ispirato al suo paese natale nelle prefettura di Okoyama. Il mondo dei ninja è diviso in paesi governati dai daimyo, I signori feudali, ed alcuni hanno un villaggio ninja che rappresenta la loro forza militare. Tra questi cinque sono riconosciuti come I principali a causa della loro elevata Potenza militare: il Paese del Fuoco, il Paese del Vento, il Paese del Fulmine, il Paese della Terra ed il Paese dell’Acqua, ognuno rappresentato da una delle cinque alterazioni del chakra, ovvero la forza spirituale. Ogni villaggio è guidato da un kage, cioè il ninja più forte del villaggio che impartisce gli ordini ed assegna le missioni ai ninja che sono a loro volta suddivisi in genin (ninja di basso livello), chunin (ninja di medio livello) e jonin (ninja di alto livello).
L’organizzazione della società è uno dei punti forza del manga.
Proprio l’organizzione della società con governi, classi di ninja, organizzioni e via dicendo è uno dei punti di forza del manga. È indubbio che Naruto sia un prodotto di fantasia, ma l’avere un base reale e concreta su cui poggiare la vicenda raccontata lo rende concreto e credibile. Sicuramente la società presente non è organizzata come quella presente in One Piece che risulta di sicuro molto più articolata, ma quella di Naruto è comunque una società organizzata a tutti gli effetti anche se conosciamo bene l’organizzazione dei paesi ninja ma solo a grandi linee quella mondiale.
Non mancano riferimenti ed ispirazioni a religioni e filosofie orientali e al folklore giapponese, in primis i vari cercoteri per I quali si è ispirato alle creature soprannaturali delle leggende o dei racconti popolari. Le maschere ANBU, le squadre speciali, sono ispirate ai tengu cioè creature fantastiche dell’iconografia nipponica rappresentati con ali e lunghi nasi, mentre I tre ninja leggendari e le creature che evocano sono ispirati al racconto Jiraiya goketsu monogatari. Anche il gioco d’azzardo ed il feng shui hanno ispirato Kishimoto. Dal primo ha ripreso Ino-Shika-Cho, combinazione di carte che da punti ai giocatori, mentre dall’arte geometrica cinese prende I nome dei suoi animali guardian per dare I nomi alle tecniche del maestro Gai. Inoltre il mangaka ha preso spunto da edifici realmente esistenti come il Castello di iga-ueno, che oggi ospita uno dei musei ninja più importanti del Giappone, e il Monte Rushmore cui si è ispirato per il monte degli Hokage del villaggio della foglia.
I personaggi sono ben caratterizzati
Il vero punto forte di Naruto però sono i suoi personaggi, a partire dal protagonista che Masashi Kishimoto ha costruito su se stesso – anche il mangaka è goloso di ramen e come il protagonista aveva un sogno ritenuto irrealizzabile – passando per I comprimari, fino ad arrivare ad alcuni villain che incontreremo nel corso della storia.
Naruto è un ragazzo vivace, ingenuo e stupido, sempre ottimista, tutte caratteristiche che lo accomunano a Son Goku di Dragon Ball, personaggio cui dagli anni ’80 sono ispirati tutti i protagonist degli shonen manga. A differenza del Saiyan però il ninja ha un’infanzia molto travagliata. Vivendo emarginato nel villaggio l’unico modo che ha per farsi notare è combinare guai. Chiassoso, impulsivo, avventato ed imprevedibile Naruto riuscirà a combinare incredibili pasticci anche sul campo di battaglia, ma proprio questa sua stravaganza gli consentirà di cavarsela nel migliore dei modi,non dando ai nemici alcun punto di riferimento. Inoltre con il tempo riuscirà a farsi rispettare non solo dai suoi coetanei ma da tutto il Villaggio della Foglia grazie al suo coraggio e alla sua determinazione.
Con il proseguire della storia il protagonista diventerà sempre più forte imparando a padroneggiare nuove tecniche in un continuo power up, ma il suo vero potere è l’empatia. Infatti l’essere cresciuto in solitudine e senza caprine il reale motivo per cui nel villaggio era allontanato da tutti, Naruto più di ogni altro capisce I tormenti dei suoi nemici, su tutti Gaara, con cui poi stringer una forte amicizia, e Pain. Grazie al suo carattere solare e alla sua purezza il ninja conquisterà il cuore di molte persone e a portarle dalla sua parte, stringendo molti rapporti di amicizia e fratellanza, riuscendo così a colmare quel vuoto patito per tutta la sua infanzia.
Ma il protagonista non è l’unico personaggio ad essere ben caratterizzato, al suo fianco troviamo una miriade di elementi interessanti e molto carismatici che non sono da meno. Non solo tra le file dei ninja suoi amici, ma anche tra i villani, a partire dallo spadaccino Zabuza Momochi, il primo vero nemico affrontato da Naruto ed uno degli avversari più carismatici di tutto il manga.
Ma i difetti nell’opera di Kishimoto non mancano, anzi sono fin troppi. Il problema principale è la lunghezza del manga, o meglio tutto ciò che con essa ne consegue. È vero che i personaggi sono ben caratterizzati, ma più una storia è lunga e più c’è il rischio che molti personaggi vengano vengano accantonati senza troppi complimenti o spiegazioni. Così come inserirne sempre di nuovi crea solo confusione, anche se così facendo si garantisce una grande varietà.
Con il progredire del manga la storia diventa ripetitiva, poco coinvolgente e piena di cliché.
Ma i principali problemi che porta una storia così lunga riguardano la sceneggiatura e i villain. Con il passare del tempo la storia inizia ad essere ripetitiva, poco coinvolgente e piena di cliché. Più si va avanti e più sembra di trovarsi nel più classico dei videogame in cui il giocatore tramite il suo personaggio non deve fare altro che superare delle prove e potenziarsi per poter sconfiggere i vari nemici. Naruto si trasforma così da un manga di avventura fantasy in una lenta e noiosa vicenda che ripete se stessa all’infinito e che alza così tanto il tiro per tenere alta la curiosità dei lettori che verrano creati personaggi così potenti da essere praticamente imbattibili e dando vita a situazioni surreali (e già viste) anche per un manga.
Per non parlare dei combattimenti che se inizialmente più che fisici erano duelli di intelligenza e tattica, con il passere del tempo perdono questa pecurialità a favore dello scontro fisico. Battaglie sempre più distruttive degne di Dragon Ball e dove le nuove tecniche non vengono più insegnante ma semplicemente passate.
Per non parlare del finale che ritrae Naruto ormai adulto che ha realizzato il suo sogno – e non poteva essere altrimenti – ma del tutto irriconoscibile. Un ninja che per anni ci ha fatto compagnia con il suo grande sorriso e facendoci scoprire l’importanza dell’amicizia e della famiglia è divenuto un padre di famiglia assente, contraddicendo ben 72 volumi. Nono sono da meno Sasuke e Sakura. Il primo si è ormai redento ma invece di restare al villaggio lo troviamo in viaggio e la seconda da ninja e medico la troviamo in una sola scena intenta a fare le pulizie di casa. Presentare i tre nuovi ninja leggendari, nonché protagonisti della storia, in situazioni che di epico non hanno nulla e che ne snatura quello che ci era mostrato fin’ora non è la migliore delle conclusioni.
Altro grande problema sono gli antagonisti. Ad eccezione di Zabuza ed Orocimaru che sono villain nel vero senso della parola, sono cattivi di indole, tutti gli avversari che Naruto incontrerà sulla sua strada verranno “giustificati” per il loro comportamento. Tutti i nemici, compresi Madara e Kaguya, mancano di quel carisma tipico di quei villain che danno sfogo alla loro cattiveria per il solo gusto di farlo. Se è comprensibile che un paio di loro vengano scusati è inconcepibile che la cosa avvenga per tutti.
Senza dubbio la prima parte di Naruto è la più riuscita.
Non c’è dubbio che la prima parte di Naruto sia la più riuscita e la più coinvolgente ed è innegabile che dal secondo arco narrativo inizi il lento declino, ma è altrettanto innegabile che nel complesso Naruto è un discreto prodotto che ha conquistato milioni di lettori la cui fama ancora oggi non accenna diminuire.
Esempio lampante sono le innumerevoli edizioni e ristampe del manga, di cui l’ultima è la color edition. Non mancano gli spin-off ispirati ai personaggi del manga. Kenji Taira ha scritto e disegnato Rock Lee – Prodezze di un giovane ninja e Sasuke Uchiha no Sharingan den (La leggenda dello Sharingan di Sasuke Uchiha). Entrambi sono manga comici e mentre il primo narra l’allenamento di Rock Lee, il secondo vede protagonista il Team Taka composto da Sasuke Uchiha, Suigetsu Hozuki, Karin e Juugo.
Scritto e disegnato da Kishimoto è il volume unico Naruto Extra: Il settimo hokage e il marzo rosso il quale vede protagonista Sarada Uchiha, figlia di Sasuke e Sakura, e della nuova generazione di Nija della foglia. Inoltre a partire da maggio 2016 su Weekly Shōnen Jump viene serilizzata Boruto: Naruto Next Generations. Scritta da Ukyō Kodachi e disegnata da Mikio Ikemoto, entrambi collaboratori dell’autore di Naruto, il manga racconterà in flashback la storia di Boruto, figlio di Naruto.
Visto il grande successo del manga, non potevo mancare la trasposizione animata. Il manga approda in tv nel 2002 e la prima serie tv che si compone di ben 220 episodi racconta le vicende narrate nei primi 27 volumi. La seconda serie, intitolata Naruto: Shippuden, racconta le vicende presenti dal volume 28 in poi ed è tutt’ora in corso.
Oltre alla serie tv sono stati prodotti ben 8 OAV, tutti prodotti da Pierrot e diretti da Hayato Date ad eccezione del quinto, diretto da Yuzo Sato, e ben 11 film. I primi 9 sono autoconclusivi e ambientati parallelamente alla storia del manga, mentre gli ultimi due rientrano nella continuity di Naruto mandandola avanti.
- Naruto the Movie: La primavera nel Paese della Neve
- Naruto il film: La leggenda della pietra di Gelel
- Naruto il film: I guardiani del Regno della Luna Crescente
- Naruto Shippuden: L’esercito fantasma
- Naruto Shippuden: Il maestro e il discepolo
- Naruto Shippuden: Eredi della volontà del Fuoco
- Naruto Shippuden il film: La torre perduta
- Naruto il film: La prigione insanguinata
- Naruto: La via dei ninja
- The Last: Naruto the Movie
- Boruto: Naruto the Movie
Dal manga sono stati tratti anche due romanzi contenenti le illustrazioni di Masashi Kishimoto intitolati Naruto – Cuore di ragazzo, sangue di demone e Naruto – La leggenda dei ninja coraggiosi, quest’ultimo basato sul romanzo scritto da Jiraya nel manga. Sono stati pubblicati inoltre sei romanzi che raccontano la vita di alcuni personaggi dopo la fine del manga, la serie è nota come Naruto Hiden. Inoltre ogni film è stato trasposto in romanzo.
Non mancano giochi di carte e videogame per varie piattaforme sia casalinghe sia portatili ispirati a Naruto per la maggior parte prodotti da Bandai, e uno spettacolo teatrale che ha debuttato il 21 marzo 2015 nell’Aiia Theater Tokyo.
La Lionsgate ha in cantiere il live action di Naruto.
Infine è in cantiere ad Hollywood il live action. Prodotto dalla Lionsgate la pellicola vede alla regia Michael Gracey, esperto di effetti speciali, il quale sarà affiancato dallo stesso Kishimoto. Per il momento non si hanno ulteriori dettagli.