Le creature di terra riportate sulla Carta Marina, datata XVI secolo, non sono poi così inusuali: cavalieri a cavallo dei loro destrieri, cinghiali selvatici e orsi che si arrampicano sugli alberi; l’area marittima svela tuttavia mostri ben più inquietanti.
Il cartografo Olao Magno realizzò la Carta Marina durante un soggiorno a Roma, tra il 1527 ed il 1539; tuttavia, essendo di origini svedesi, decise di rappresentare i paesi del Nord nella sua mappa, che rappresentava una delle più accurate rappresentazioni al tempo disponibili, se non fosse per la parte riguardante i mari, pieni di creature e mostri acquatici di ogni sorta.
Bisogna dire che alcune mappe dell’epoca riportavano dei draghi come simbolo della pericolosità di certe regioni, ma le creature mitologiche rappresentate sulla Carta Marina erano ritenute realmente esistenti ai tempi di Olao Magno, tant’è che egli ne riportò i nomi con esattezza. Diamoci un’occhiata!
In questa prima immagine possiamo vedere una nave inglese che ha inconsapevolmente gettato l’ancora su una balena particolare, la cui pelle fu descritta da Magno come simile ad una spiaggia; due marinai, ignari del grossolano errore, sono intenti a cucinare sul dorso della balena, la quale è visibilmente alterata.
Ecco qui un gigantesco serpente dal colore rosso vivido, che avvolge e distrugge una nave che non ha mantenuto le dovute distanze; Magno riportò che la temibile creatura fosse lunga più di 60 metri, larga almeno altri 6 e che vivesse in qualche caverna o anfratto costiero nei pressi Bergen.
Poco sotto il Leviatano compare quello che potrebbe essere ragionevolmente definito come un maiale mostruoso, ma soprattutto natante, che si dice fosse stato realmente avvistato nel Mare del Nord durante una spedizione, nel 1537.
Ecco, in quest’immagine i mostri sembrano essere due, ma non è così:
Quello che assomiglia più ad un gufo che ad un abitante dei mari è in realtà un parente del pesce spada
ed è vittima di un attacco da parte di una feroce creatura simile ad un rinoceronte, nota per affondare le navi tranciandone la parte più bassa dello scafo.
Infine notiamo quello che, in realtà, non è un mostro vero e proprio, bensì il risultato di una reazione piuttosto impensabile: questi grappoli verdastri danno forma ad un enorme ammasso di ambra grigia, un mix di feci di balena e vomito di calamaro (per così dire..o forse no) realmente esistente e per di più altamente quotato e largamente utilizzato in diversi campi anche al giorno d’oggi.
- Can you spot all the sea monsters in this 16th-century map? (atlasobscura.com)
- A Tour of a Map that Tells Stories (lib.umn.edu)
- In Search of Ambergris, a Highly Prized Slurry of Squid Breaks and Whale Feces (atlasobscura.com)