L’internet delle cose, aka IoT, che collega dispositivi, veicoli ed edifici attraverso internet, si sta facendo strada nel settore manifatturiero in Giappone.
La Textile manufacturer Seiren Co. ha installato delle cabine di prova virtuali nei suoi negozi, soprattutto a Tokyo. I clienti possono simulare di indossare abiti di taglie e fantasie diverse davanti a uno schermo collegato wireless a un tablet.
Gli stabilimenti della Siren ricevono l’ordine via internet e iniziano a produrre gli articoli richiesti, che verranno consegnati al cliente circa 3 settimane dopo.
Per creare la cabina di cambio virtuale, la ditta si è avvalsa della tecnologia digitale della Viscotecs. Questo nuovo sistema permetterebbe di ridurre i prezzi perché ridurrebbe i costi di esubero di magazzino, secondo la Seiren.
Tra gli altri anche la Komatsu Ltd. ha sviluppato dei sistemi idraulici gestiti in remoto.
Anche le ditte di oltreoceano hanno cominciato ad avvalersi dell’IoT per incontrare più velocemente e accuratamente le esigenze dei loro clienti, come ad esempio l’americana Harley-Davidson Inc. e la tedesca Adidas.
IoT rende possibile controllare in remoto ed automatizzare la produzione. In Germania viene addirittura chiamata industria 4.0, ad indicare la quarta rivoluzione industriale.
L’americana Gartner Inc. ha stimato che l’IoT genererà entro il 2020, un taglio di costi e benefici economici per circa 1.9 trilioni di dollari.
La speranza è che l’incremento dell’utilizzo dell’IoT porti a una rivoluzione industriale in Giappone, con un conseguente aumento dei posti di lavoro. Creando collegamenti tra le diverse industrie che fino ad ora hanno sempre lavorato individualmente.
Aspettiamo e vediamo, nel frattempo, voi fareste shopping in un negozio totalmente digitalizzato?