Parole forti quelle spese da Palmer Luckey contro il Virtual Boy Nintendo che, seppur non brillasse quanto a capacità, è entrato un po’ nel cuore di tutti i videogiocatori degli anni ’90. Scopriamo cos’ha detto

Durissime le parole di Palmer Luckey, il cofondatore di Oculus VR, nei confronti del Virtual Boy di Nintendo. Cos’è il Virtual Boy? Forse i più giovani di voi non sanno che nel 1990 la cara Nintendo cercò di accelerare i tempi e uscì sul mercato con questo futuristico casco rosso, promessa della tanto desiderata realtà virtuale.

 

 

Inutile dire che il risultato fu un flop clamoroso, vista la tecnologia del tempo, ma ciò nonostante un po’ tutti ricordiamo con affetto il Virtual Boy per averci provato. Per Luckey quell’esperimento è stato invece solo un fallimento che ha gettato ombra e discredito sulla stessa idea di realtà virtuale per oltre un ventennio. Ha rincarato poi la dose precisando che viste le infime capacità hardware del prodotto non meritava nemmeno il titolo di visore per la realtà virtuale. Una vera e propria damnatio memoriae insomma.

Ovviamente Luckey deve tirar l’acqua al suo mulino e questa dichiarazione altro scopo non ha, se non quello di portare la gente a pensare che l’era della realtà virtuale sia infine davvero giunta e che Oculus ne sia il principale fautore e protagonista.