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Vergogna a chi non conosce i supertramp!
[quote]Il gruppo viene fondato nel 1970 da Rick Davies (nato a Swindon, Wiltshire, Inghilterra il 22 luglio 1944) e Roger Hodgson (nato a Portsmouth, Hampshire, Inghilterra il 21 marzo 1950).
Rick, pianista e tastierista, proviene da una famiglia operaia di Swindon, mentre Roger, prima bassista e successivamente alla chitarra e alle tastiere, è nato in una agiata famiglia della middle-class, cresciuto ad Oxford ed ha successivamente studiato nella prestigiosa Stowe School nel Buckinghamshire Franco Pharaons alle percussioni.
Davies era un ottimo pianista blues, e negli anni sessanta era stato il leader del gruppo locale Rick’s Blues, il cui batterista era il futuro cantautore irlandese di successo Gilbert O’Sullivan. Più tardi, Davies forma un gruppo più ambizioso dal nome The Joint, coi quali si avventura anche fuori patria in cerca di successo.
Hodgson era invece un polistrumentista dotato di una voce cristallina e dall’estensione formidabile, ed aveva registrato un singolo (Mr Boyd) con un giovane e sconosciuto Elton John al piano e i suoi futuri collaboratori Nigel Olsson e Caleb Quaye sotto il nome di Argosy, adottando un genere più vicino al “beat psichedelico” in voga in quel periodo.
Nel 1969 Hodgson risponde ad un annuncio pubblicato da Davies, si presenta alle audizioni intonando Dear Mr. Fantasy dei Traffic e colpisce il futuro partner musicale soprattutto grazie alle proprie qualità vocali.
Un generoso mecenate olandese di nome Stanley Arthur Miesegaes, amico di Davies, si offre di sostenere economicamente il nascente gruppo, che adotta il nome di Supertramp dal libro di W. H. Davies “Autobiography of a Supertramp” del 1910. Per quasi quattro anni i due amici cercano la formazione ideale, sfornando due album (“Supertramp” del 1970 e “Indelibly Stamped” del 1971) che non li soddisfano appieno. I due lavori, molto diversi tra loro, non trovano il giusto riscontro commerciale. Addirittura ci sono ironici aneddoti sulle disastrose tournée del gruppo, a partire da serate saltate per l’assenza di corrente elettrica fino ad altre tristi comparsate di fronte a pochissimi spettatori (quasi tutti membri dell’entourage…), passando per un incidente stradale in Svezia, dove il gruppo perde la strumentazione in un burrone.
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Tra i membri di quel periodo, si segnala Richard Palmer-James (all’epoca noto con il solo cognome Palmer), che negli anni successivi diventerà il paroliere dei King Crimson dall’album di Larks’ Tongues In Aspic.
Dopo l’allontanamento progressivo degli altri componenti ed una serie infinita di audizioni, Rick e Roger selezionano i loro compagni di viaggio definitivi verso il successo: il bassista scozzese Dougie Thomson (nato a Glasgow,il 24 marzo 1951), proveniente dall’Alan Bown Set; John Anthony Helliwell (nato a Todmorden, Yorkshire, Inghilterra il 15 febbraio 1945) un sassofonista di provata esperienza, eccentrica presenza scenica, dotato di un fortissimo senso dell’humour tutto britannico ed ex compagno di gruppo di Thomson nell’Alan Bown Set; il batterista statunitense Bob Siebenberg (nato a Glendale, California, il 31 ottobre 1949), arrivato in Gran Bretagna nel 1970 e proveniente dalla “pub rock” band dei Bees Make Honey. Questa è la formazione che, in un decennio, produrrà i migliori album del gruppo e li renderà uno dei gruppi più popolari della scena pop britannica.
La “A&M” a questo punto pone un ultimatum alla band: un “esilio” in un cottage nel Somerset dal quale tirare fuori materiale valido e più “fortunato”.
È in questo periodo che si cementa la dualità Davies-Hodgson, anima compositiva di tutti i pezzi dei Supertramp: più incline al blues, rilassato e “concreto” l’approccio di Davies, caratterizzato da un “look” sportivo ed elegante; più vicino al progressive, intenso e “mistico” quello di Hodgson, segnato dall’uso “martellante” ed ipnotico del piano elettrico (un vero e proprio marchio di fabbrica della band), e con un look “hippie” con un caftano e i jeans.
Da notare il fatto che entrambi si riservano il diritto di cantare le proprie canzoni, spartendosi di fatto ogni album al 50%, altra nota caratteristica dei Supertramp.
Il primo album del nuovo corso è probabilmente il più completo. “Crime of the Century” (1974), realizzato in pochissimo tempo e prodotto da Ken Scott, li porterà al successo immediato. In questo periodo anche la critica riconosce le qualità dei Supertramp. Del disco fanno parte pezzi storici della band come School, Bloody Well Right e Dreamer, nonché la stessa Crime of the Century.
Di ottima fattura anche Crisis? What Crisis?, del 1975, primo album registrato, ancora parzialmente, negli Stati Uniti, che porta la band in tour per tutto il mondo. Sul palco, le due personalità opposte e congruenti di Davies e Hodgson si occupano di diffondere semplicemente la musica del gruppo, mentre all’estro e alla simpatia di Helliwell sono demandati tutti i compiti di intrattenimento e di presentazione dei pezzi. Le personalità meno appariscenti di Thomson e Siebenberg fanno da colonna vertebrale del sound della band.
Nel 1977 il gruppo si sposta definitivamente negli Stati Uniti per la registrazione di Even in the Quietest Moments…, e da lì i Supertramp non si sposteranno mai più. L’album continua nell’opera di consolidamento delle fortune del quintetto britannico, grazie soprattutto al singolo Give a Little Bit.
L’apice del successo arriva nel 1979, con Breakfast in America, caratterizzato da una gustosa copertina raffigurante la “skyline” di Manhattan composta da stoviglie varie, ed un retro-copertina dove i cinque Supertramp appaiono in un bar statunitense di fronte alla propria colazione, ognuno di loro col giornale della propria città natale in mano…un vero e proprio best-seller della storia del rock. L’album coniuga ottima fattura e orecchiabilità dei pezzi, con testi tutt’altro che banali, oscillanti come negli altri album di quel periodo fra una pensosa malinconia e una costante ironia. Dal fortunato album saranno sfornati ben quattro singoli di grande successo: The Logical Song, Breakfast in America, Goodbye Stranger e Take the Long Way Home. Il responso popolare è incredibile, l’album resiste in classifica per quasi un anno intero, i Supertramp entrano di diritto nella storia della popular music.
Segue un lungo tour mondiale che viene testimoniato dal suggestivo doppio live Paris del 1980. Ma il feeling tra Rick e Roger non è più quello di qualche anno prima.[/spoiler][/quote]
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