Alessandro Volta, il fisico inventore della Pila e scopritore del Metano nacque a Como il 18 febbraio 1745. Oggi Google gli ha dedicato un doodle.
Noi invece vi raccontiamo un paio di curiosità sulle altre sue scoperte ed invenzioni.
Gli strumenti elettrici
Nel corso della sua vita Alessandro Volta ha avuto modo di intrattenere rapporti diretti ed epistolari con molti altri scienziati in varie parti d’Europa. Egli ripete e perfeziona i loro esperimenti, apportandovi contributi di grande originalità.
Fra gli strumenti tipicamente voltiani spiccano l’elettroforo perpetuo, che costituisce la prima macchina elettrostatica a induzione, l’elettroscopio condensatore, la cui grande sensibilità permetterà a Volta di rivelare i deboli fenomeni di elettrizzazione per contatto di metalli diversi, e l’elettrometro assoluto, che portò lo scienziato ad accurate misure della forza elettrica, anticipazioni dei risultati di Coulomb (1736-1806).
Gli studi sui gas
La fama di Volta è giustamente legata all’invenzione della pila, ma non bisogna dimenticare i suoi studi sui gas, anche perché nel corso di questi egli giunge alla scoperta della legge di dilatazione isobara dell’aria, estesa successivamente da Gay Lussac (1778-1850) a tutti i gas, e a importanti risultati sulla tensione di vapore.
Filosofo naturale e scienziato
Alessandro Volta fu forse il primo filosofo naturale che può essere considerato uno scienziato nell’accezione moderna del termine. Con lui si inaugura quella figura, ormai a noi così familiare, dello specialista, ossia dell’uomo di scienza che, affrancato da pregiudizi di natura metafisica, affronta lo studio dei fenomeni naturali inquadrandoli in una prospettiva in cui a contare e a essere decisivi sono essenzialmente due cose: una buona teoria esplicativa e una valida e inoppugnabile verifica sperimentale. Tanto nel successo quanto nell’insuccesso (si pensi alla mancata scoperta della sintesi e dell’elettrolisi dell’acqua) Volta ha incarnato e inaugurato questa importante e nuova figura di scienziato.
Buon compleanno, tizio delle 10.000 lire.