Sembrava un’avventura facile per Polo Pipefingers e i suoi compagni, il coboldo mago era stato chiaro: “Riportatemi il mio dildo magico e vi pagherò bene”.
Ovviamente il mago aveva anche specificato che, per nessun motivo, avrebbero dovuto infilarsi il dildo nel culo. Non importa quanto sarebbero stati tentati di farlo, se fosse successo, lui lo avrebbe scoperto e li avrebbe uccisi.
Certo nessuno poteva prevedere di essere assaliti da due troll stupratrici che li avrebbero sodomizzati con svariati oggetti trovati nel loro equipaggiamento, tra cui una pergamena di individuazione del magico e, purtroppo, anche il dildo incantato…
Personalmente sono un discreto fan della Bizarro Fiction.
Ammetto candidamente che esistono libri migliori di questo nel panorama della Bizarro ma non credo che a nessuno freghi molto cosa legga io mentre, essendo nerd, interessa di sicuro un libro che parte da D&D e quindi vi recensisco questo.
Un intero libro di Bizarro basato su un’avventura di D&D? Quando ci ho messo le mie sudice manine sopra ero eccitato come una quindicenne alla sua prima notte di festa fuori casa, scopriamo quindi insieme come è andata.
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Non malissimo, come se la quindicenne non avesse trovato il principe azzurro della sua vita ma abbia, in compenso, scoperto che il mondo per quanto possa essere strano e per certi versi noioso, sa essere anche un posto divertente.
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Nota: la bizarro fiction è sessualmente esplicita, sappiatelo.
Nota 2: il libro è disponibile solo in inglese, ma è un inglese molto semplice.
L’Autore
L’autore di questo libro è il re indiscusso della Bizarro Fiction: Carlton Mellick III (è il re, quindi deve avere un numerino dietro). Di cose su Mellick ce ne sarebbero da dire (così come sulla Bizarro) ma andremo troppo per le lunghe.
Mellick è un grande scrittore, estremamente prolifico e con un immaginazione incredibile (e per certi versi estremamente deviata), ha scritto molti libri ottimi, ma anche molti libri così così, ha all’attivo oltre 40 opere tra romanzi e novellas e scrive circa 4 libri all’anno
È una macchina da Bizarro.
Comunque per non perdere troppo tempo vi lascio la presentazione che fa di se stesso nel libro.
CM3 is a powerful barbarian of the written word. While he might lack talent and a basic understanding of the English language, he makes up for this with sheer brute force.
It is a know fact that the only reason anyone publishes him at all is because if they don’t they’ll get a fucking battleaxe through the face.
While he has read a book or two in the past, he gets most of his inspiration from awesome movies like Hawk the Slayer and Beast Master 2.
La Trama (senza spoiler)
La trama parte in media res con il classico gruppo di avventurieri cui la missione è andata male. La missione in particolare era recuperare un dildo magico per conto di un mago koboldo. Il mago li ha minacciati che se avessero usato il dildo li avrebbe ammazzati.
Purtroppo però gli avventurieri vengono catturati sulla via del ritorno da due troll stupratrici e violentati analmente con una serie di oggetti tra cui il famoso dildo.
Il nostro protagonista, un halfing guerriero di nome Polo Pipefingers si risveglia con il dildo ancora piantato nel culo e, all’improvviso, si rende conto dell’incredibile potere dell’artefatto:
Una volta che ci si infila il dildo nel culo si raggiunge la consapevolezza, la consapevolezza di non essere avventurieri in un mondo incantato ma di essere personaggi di un gioco, guidati da una banda di quattordicenni sfigati e costantemente arrapati.
Inizia così per Polo e per il suo compagno, l’elfo Delvok, una nuova avventura, giocata su due piani diversi, da un lato devono compiere una missione con i loro compagni (che sono ancora “non coscienti” della loro situazione) per procurarsi oro e fuggire prima che il mago koboldo li trovi e li uccida per aver usato il dildo.
Dall’altra cercheranno di trovare un sistema per scappare ai loro padroni, agli dei che hanno creato il loro mondo e li muovono come marionette per puro e semplice diletto personale.
Lo Stile
Lo stile di Mellick, in questo romanzo, è buono. È molto immersivo con la telecamera ben fissa sul protagonista, le descrizioni sono veloci ed efficaci, il pov rimane sempre ben piantato su Polo tranne quando ci si sposta dal mondo fantasy al tavolo di gioco dei giocatori.
Li la narrazione diventa meno curata e passa a un narratore onnisciente che descrive non solo le cose che succedono ma anche il perché succedono.
Ad esempio nel mondo fantasy una trappola quasi uccide l’elfo e la scena è descritta dal POV di Polo che vede il suo amico cadere nella trappola.
Poi la narrazione si sposta al tavolo di gioco e il narratore ci informa che il master, arrabbiato con il giocatore che interpreta l’elfo per aver finito tutti i Cheerios, ha fatto finire il suo pg nella trappola.
Inoltre i personaggi “coscienti” vivono le avventure sapendo che in realtà c’è un master e dei giocatori che tirano i dadi e guidano le loro azioni e questo è reso da una serie di accorgimenti narrativi, ad esempio quando vedono un mostro vedono anche le sue caratteristiche (dadi vita, attacchi, danni etc.), mentre i personaggi “non coscienti” ignorano tutto ciò.
Mellick si lascia andare a degli infodump di tanto in tanto, spesso mascherati da “racconti” dei personaggi. Tali infodump non sarebbero necessari per la narrazione ma va detto che sono divertenti.
Rimangono infodump certamente e spezzano il flusso narrativo, ma per lo meno sono simpatici.
I personaggi sono ben tratteggiati e molto coerenti. Lungo la narrazione (che è abbastanza breve) i protagonisti evolvono (alcuni più di altri) in maniera credibile, fino all’epilogo dove dovranno prendere le loro decisioni.
Sono personaggi “umani” nel senso che sbagliano e che si fanno guidare dal loro carattere o da quello in cui credono, che si arrabbiano e che fanno cazzate.
Viceversa i giocatori sono tratteggiati con molta meno attenzione, anzi sono descritti in maniera molto diretta del tipo “Aaron il master è uno sfigato ciccione con la fissa per la sua insegnante di inglese” al contrario dei personaggi che invece mostrano il loro carattere attraverso le loro azioni e non attraverso una descrizione diretta.
In generale, limitatamente allo stile, le parti di avventura sono buone, le parti “intorno al tavolo” lo sono meno.
Conclusioni
Da qui iniziano gli IMHO. Come detto il romanzo non è uno dei migliori di Mellick, principalmente per la ripetitività di alcune scene.
È un romanzo di Bizarro quindi mi aspetto scene di sesso strano: è un marchio di fabbrica.
Inoltre il sesso serve a Mellick a veicolare il fatto che i giocatori di questa campagna usano D&D come scusa per esternare la loro repressione di 14-enni sfigati, preferendo soddisfare le loro fantasie sessuali attraverso i loro personaggi piuttosto che giocare una bella avventura.
Mellick scrive bene e le scene sono anche divertenti ma, dopo un po’, iniziano a venire a noia.
IMHO diverse scene potevano essere tagliate o accorciate senza pregiudicare l’idea che Mellick voleva trasmettere.
Il finale mi ha lasciato un po’ perplesso, mi è sembrato poco credibile rispetto alle premesse, sebbene non sia un brutto finale è un finale po’ forzato (cosa che ho notato anche in altre opere di Mellick).
Detto questo il racconto, per quanto cazzone, caciarone e estremamente bizzarro (che è poi quello che si cerca in tali opere) si appoggia a un topos molto forte della narrativa: come reagirebbe una persona a sapere di non essere veramente lui l’artefice delle sue scelte ma di non essere altro che un pupazzo nella mani di qualcun altro?
E questo tema, benchè mascherato tra orge di gnoll e dildonofaghi (rugginofaghi che trasformano le armi in dildi invece che farle arrugginire) è ben presente e portato avanti con abilità: c’è chi lo accetta, chi si ribella, chi preferisce cercare di ignorarlo e vivere come ha sempre vissuto.
E chi si ribella a questo fato deve lottare per farlo e rimarrà sempre con il dubbio che in realtà non si sta ribellando, crede di ribellarsi ma qualcuno sta “giocando la sua ribellione”.
Inoltre vi è la paura dell’ignoto: cosa succede a spezzare il destino scritto per noi? Cosa succede ad andare in un area della mappa ancora non disegnata dal DM?
E se mai si sarà veramente liberi, che ne sarà del mondo creato per noi da qualcun altro?
È un tema che a me piace e che Mellick porta bene avanti (anche se poi lo chiude in maniera un po’ frettolosa e troppo “alla buona”).
Concludendo resta una bella novella (sono circa 160 pagine ma comprendono disegni, mappe, schede dei pg etc.), apprezzabile soprattutto da chi ha bazzicato il mondo dei giochi di ruolo e di D&D, gli ammiccamenti sono tanti e sono ben sfruttati e scende la lacrimuccia quando salta fuori la THAC0.
Vi avviso solo che se le scene di sesso vi disturbano non fa per voi in ogni caso.
Voto 2.5/5
Per concludere vi lascio sotto-spoiler un esempio di infodump alla Mellick: come sarebbe il mondo se la magia di D&D funzionasse davvero?
Facile, pieno di maghi sporcaccioni!
[spoiler]
Then she tells me the story of the gnome wizard Olffgel Zookwar.
He is the most perverted wizard that has ever existed across the land, possessing more fetishes than even Loxi.
The only reason he became a wizard in the first place was to use his magic for sex.
At first, he used spells like Enlarge, just to enhance his penis size.
Then he would cast Haste so that he could have sex with women at a faster pace.
Then he started getting a little kinky.
He would cast Web for bondage sex.
He would cast Invisibility on prostitutes, because he had a fetish for having sex with invisible people.
He would cast Mirror Image and masturbate to the illusionary clones of himself that surround him, who also masturbated back at him.
Then he got sexually abusive with his magic.
He used Clairvoyance to explore his voyeur fetish, and watched women going to the bathroom, bathing in the nude from a distance, or watched couples having sex.
He would cast Hold Person on people and then steal their clothes, to get off on their embarrassment as they ran naked through the streets.
Then he started to cast Sleep on women and have his way with them.
Sleep is the ultimate date rape spell.
Then he started getting beyond perverted with his magic.
He would cast Summon Animal to fulfill his bestiality fetish.
Then he would cast Feign Death on women to do his necrophilia fetish.
Later, his necrophilia fetish turned into a zombie fetish, so he learned Animate Dead to bring corpses to life which he commanded to bend over for him.
Then he would cast Magic Mouth on inanimate objects such as trees and chairs, so that he could force the mouth that would appear on these objects to give him blowjobs.
The idea of receiving a blowjob from a couch or a lamp was a big turn on for him.
The wizard is continually studying magic and learning new spells, for the sole purpose of using them in strange sex acts.
This does not make him an incredibly powerful wizard, because he does not bother with any attack spells or defense spells. Still, I hope I never have the misfortune of meeting such a wizard.
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