Sembra l’uomo dell’anno, possiamo paragonarlo al prezzemolo, sembra possedere il dono dell’ubiquità, detiene il titolo di Imperatore del trash e del cattivo gusto italico, è il responsabile di innumerevoli litigi ma anche di rumorose risate tra amici… Stiamo parlando di Andrea Diprè, l’avvocato e critico d’arte più discusso, odiato, sbeffeggiato e chiacchierato del web italiano.

Prima di cominciare è d’obbligo specificare che l’introduzione di questo articolo è puramente “sarcastica“, anche se tristemente reale, quindi non sparatemi a vista.

Volevo parlarvi di Andrea Diprè, questo assurdo personaggio spuntato fuori da chissà quale universo parallelo e che negli ultimi tempi sta spopolando su Youtube creando non poche polemiche all’interno della community italiana legata al famoso social network.

Dalle interviste ad “improbabili artisti“, a gli incontri con pornostar di ogni calibro passando per le futili chiacchierate con fenomeni da baraccone come Giuseppe Simone e la sua continua ricerca dell’organo genitale femminile venduto al Kg. Lo vediamo invadere i profili dei nostri social network quotidianamente (abbiamo tutti l’amico un po’ truzzo che condivide i suoi video e che ci costringe a scrollare velocemente verso il basso per non assistere all’ennesima dimostrazione del tracollo italico).

Non voglio dilungarmi troppo sulle gesta di questo strambo personaggio. Chi lo conosce avrà già inquadrato perfettamente il “mood” del quale sto parlando (per chi non lo conoscesse: consiglio vivamente di dimenticare ciò che ha letto fino a questo punto e chiudere immediatamente questa pagina).

Arriviamo al dunque:

Qualche giorno fa ho incontrato Andrea Diprè insieme ai ragazzi della Liuzzo’s Factory per girare un video “ironico” dove tra filtri hipster e musichette francesi gli veniva posta la seguente domanda:

Ma sei stupido o fingi solamente di fare il Cretino?

dipre-media
Youtube non è YouPorn. Non puoi esagerare sennò vieni bannato. Questo è un limite.Ed è molto fastidioso.

Dopo aver girato il video sopracitato dal titolo “Un caffè con Diprè“, le telecamere sono rimaste accese e hanno ripreso un’improbabile chiacchierata dove Diprè appare in una veste insolita, sbilanciandosi e fornendo il suo personale punto di vista su Youtube e la sua community, parlando della sua continua lotta ai canali bannati per via dei contenuti “oltraggiosi”, affermando che ormai la cultura non serva più a nulla in quanto, a suo dire, viviamo in un’epoca di spegnimento dei neuroni, spiegando le sue origini, dal boom avuto con Osvaldo Paniccia e li suo “Sattoh”, all’approccio dietro la realizzazione dei suoi ultimi video.

 

Non intendo Assolutamente elogiare questa persona e le sue gesta, ma è indubbio che ormai sia un fenomeno nazionale che, a mio avviso, evidenzia in maniera netta una situazione di disagio e sbandamento sociale del nostro paese. Il video che vi propongo non è affatto un’intervista, anzi, a dire il vero, questo video non era neanche preventivato, ma penso che sia un’ottima prova a favore della tesi di Diprè: in Italia, i neuroni, li stiamo spegnendo.

 

A me fa pena chi va scuola adessoNon serve a niente. L’unica materia che conta è l’inglese, perché serve a comunicare.

il video evidenzia un Diprè differente da quello che siamo abituati a vedere (e detestare), quasi “serio” (notare le virgolette) non il solito “portatore sano di trash e cattivo gusto“.