Bentornati a Nerdeconomy, modellizzazioni semiserie nel mondo nerd. Oggi parliamo di un tema caldo: il Signore degli Anelli.
Vi ricordate del tradimento di Saruman?
Del suo esercito di Uruk Hai e della battaglia del Fosso di Helm?
Maledetto Saruman! Tu odi i Popoli Liberi!
Ma ti è andata male: il coraggio e l’abnegazione dei Rohirrim hanno sconfitto il tuo esercito.
Pensavi di vincere facile attaccando il regno di Theoden, peggio per te! Ora ti penti di aver tradito e di aver appoggiato l’Oscuro Signore.
Giusto? Giusto…
Economia di Guerra
Ricordo che la prima volta che ho guardato una mappa della Terra di Mezzo ci misi un po’ a trovare Isengard. Me la immaginavo come un vasto regno e non so perché credevo stesse a Sud.
Quando la individuai pensai subito: ma è piccola!
Eh sì, non solo Isengard è poco più di una città-stato, ma è messa anche in un punto sfigatello, in mezzo alle montagne.
E confina a Sud con Rohan, l’unico regno civilizzato ma che, di lì a poco, sarebbe diventato un nemico.
Com’è possibile che Saruman abbia creato un esercito tanto imponente e soprattutto, perché lo ha fatto?
È davvero un traditore votato alla malvagità o c’è qualcos’altro sotto?
Un Esercito Costoso
Iniziamo a cercare di rispondere alla prima domanda: a quanto ammontano le forze di Isengard?
Be’ non lo so con certezza ma sappiamo quante truppe furono impiegate nella battaglia del Fosso di Helm.
Le cifre sono chiare: l’esercito di Saruman schierava 10.000 Uruk Hai, 5.000 Orchi e circa 2.000 Dunlendings. Quindi più o meno 17.000 unità di fanteria perfettamente armate, addestrate e inquadrate (fonti storiche).
Teniamo fuori dal conteggio i Dunlendings che sono un esercito di appoggio, quindi ipotizzo siano arrivati lì con le loro armi e vettovaglie, ma tutti gli altri vanno armati, nutriti e mantenuti in efficienza.
Quanto costa mettere insieme un esercito simile? Parecchio.
Facciamoci due conti (con “facciamoci” intendo andiamo a copiarli da qualcuno che li ha già fatti e prendiamocene il merito), in particolare ho trovato questo articolo di logistica medievale relativo all’invasione di Guglielmo il Conquistatore.
Costui ha dovuto spostare 14.000 uomini nel 1066 (quindi pieno medioevo che è circa l’ambientazione tolkeniana).
Bene 15.000 soldati veri da una parte e 14.000 soldati inglesi dall’altra direi che possiamo tenere buone le cifre.
Le cifre ci dicono che l’esercito di Guglielmo abbisognava di 28 tonnellate di grano e circa 56 tonnellate d’acqua al giorno.
Un sacco! Ma il calcolo è fallato.
Gli Inglesi potevano andare a avanti a the e pagnotte ma gli Uruk Hai?
Mascelle grosse, fame di carne unito al fatto che gli Orchi (a sentire J. R. R.) sono una razza che non sa costruire, ma solo distruggere, il che difficilmente ne fa una razza adatta all’agricoltura.
Gli Uruk Hai vanno alimentati a carne, niente biodiesel per loro.
Quindi il fabbisogno di grano cresce.
Di quanto?
Grazie a Cthulhu ci sono i vegani così la gente si impegna a smontare le loro minchiate e noi abbiamo i dati che ci servono (qui).
Il rapporto per trasformare il grano in carne è di 4:1 per il maiali e di 8:1 per le mucche (considerando solo il peso, quindi considerando che gli Uruk Hai si mangino pure ossa, zoccoli, occhi, intestini etc. insomma come se mangiassero da McDonald).
Facciamo una dieta mista e prendiamo un rapporto di circa 6:1, questo fa si che Saruman il Conquistatore necessiti di 168 tonnellate di grano-equivalente al giorno per il suo esercito.
Purtroppo non ho trovato dati sul rendimento dei campi medievali, gli unici che ho trovato si rifanno al 1250 (200 anni dopo) quindi useremo quelli (aka questi). I dati ci dicono che in media un acro coltivato a grano rende 8.7 bushel (wut?) al netto della semina.
Fortunatamente sappiamo che un bushel di grano sono 60 lbs (wut?) e che una libbra sono 0.45 kg (finalmente torniamo nel mondo normale).
Quindi 8.7 * 60 *0.45 = 235 kg di grano/acro (wut?).
Un acro sono 43.560 piedi quadrati (wut?) equivalenti a 4047 metri quadri.
Bene ne siamo usciti vivi.
Un ultimo sforzo.
168.000 / 235 = 715 acri = 2892459 mq ergo 2.9 kmq.
Quindi ogni giorno l’esercito di Saruman si mangia 2.9 kmq di territorio fertile. Be’ tutto sommato non è tantissimo per un regno normale.
Isengard
Già ma Isengard non è un terreno fertile, è una città-stato costruita sulle montagne.
Ho cercato di capire quanto territorio coltivabile avesse a disposizione Saruman ma non ci sono mappe catastali di Isengard.
Dalle mappe mi sembra di capire che l’unico territorio coltivabile potrebbe essere la valle che porta a Rohan, sono circa 30 miglia (wut?) ossia una cinquantina di kilometri, larghezza imprecisata.
Stiamo larghi 20 km di larghezza (se qualcuno ha dati migliori me li posti nei commenti).
Quindi abbiamo 1000 kmq potenzialmente coltivabili.
Quindi ai ritmi di mangiata dell’esercito di Uruk Hai, può bastare per circa 300 giorni.
Già.
Ma non abbiamo considerato quattro cose.
- Qualcuno li deve coltivare quei campi
- Al crescere del cibo disponibile cresce la popolazione
- 15.000 soldati sono la parte combattente al quale va aggiunto tutto il personale non combattente
- Quattro
Iniziamo dalla 3.
I valori non sono univoci ma, da quanto ho capito, nel medioevo il rapporto soldati:personale-non-combattente variava in base alla tipologia di esercito passando dall’1:1 a valori anche molto maggiori.
Ora gli Uruk hai non sono delle fichette che hanno bisogno di tutti i comfort e quindi atteniamoci al valore minimo: aggiungiamo altri 15.000 uomini che si occupano della logistica, di costruire le macchine d’assedio, di riparare le armature e forgiare le armi, distribuire i rifornimenti, preparare il campo e poi staffette, portaordini, attendenti, boscaioli, conciatori, bottai, portatori, servi etc.
Questo raddoppia la necessità di cibo e dimezza i giorni sostenibili.
I punti 1 e 2 sono connessi, per sostenere un esercito di quelle dimensioni in una vallata impervia come un altro regno immaginario (il Molise) c’è bisogno di popolazione attiva, non solo di contadini ma anche dell’infrastruttura produttiva per creare le armi.
Allora Isengard non è grande ed è montagnosa, può essere che abbia una popolazione che ci viva tranquilla e che produca anche del surplus ma che di colpo si trova a dover sostenere una forza di 30.000 combattenti che non produce ma mangia solo.
Per fare un raffronto nella Battaglia di Legnano la Lega Lombarda mise in campo 3.500 soldati ed era una lega di ricche città medievali.
Quindi come avrebbe potuto farcela Saruman?
I casi sono due: o la città stato di Isengard è molto ricca e la valle estremamente fertile e allora può rifornire un esercito tale senza problemi (ma dalle descrizioni non sembra proprio), oppure Saruman ha schiavizzato una ridotta popolazione mantenendola nell’indigenza al fine di produrre derrate alimentari.
Ma anche questo non è possibile perché Saruman è Saruman il Bianco!
È un mago buono (fino all’ultimo turlupina anche Gandalf) secondo voi i Regni della Terra di Mezzo e gli altri maghi non si sarebbero accorti di una Corea del Nord a due passi da casa loro?
Improbabile…
Conclusioni
E allora cosa è successo? Faccio un’ipotesi.
Isengard è un piccolo regno, schiacciato tra nemici molto forti, scarsamente produttivo e dipendente dai regni vicini.
Per qualche motivo, magari perché si sta preparando una guerra con Mordor, i regni vicini (Rohan in primis) iniziano a tagliare le risorse che scambiano con la piccola città-stato. Isengard è talmente dipendente da questi scambi da subire una profonda crisi economica.
Ma Saruman ha un’idea: spese militari!
Si ricorda della settimana prima quando sul Palanthir, tra uno zapping su Dmax e uno su Focus Storia, si è imbattuto in un documentario che parlava della ripresa dell’economia tedesca dopo la crisi del ’29 e i danni di guerra attraverso un massiccio investimento in armamenti.
Non si ricorda la fine del documentario ma se ha funzionato per queste creature leggendarie funzionerà anche per lui! E poi che altre scelte ha?
Così inizia a produrre un massiccio esercito di Uruk Hai.
Le fucine lavorano, la produzione drogata dai fondi statali ingrana e l’economia riparte. Saruman è felice, lui è il Bianco, è buono, ci tiene alla sua gente.
Ma ecco che Rohan fa la voce grossa “Ehi tu piccoletto, non mi piace come ti stai armando, ora ti embargo il ferro, il carbone, il grano e tutte le materie prime che ti servono”. Rohan ha gioco facile, controlla l’unica via di accesso a Isengard, la produzione crolla.
Saruman è disperato.
Come posso fare a convincere Rohan a riaprire il commercio?
Ma certo! Posso mettere un servitore che “consigli” il re per il meglio!
Così grazie al Vermilinguo la strada si riapre, i commerci riprendono, il regno prospera come e forse anche più di prima.
Ma ecco che si arriva alla resa dei conti. Isengard si è fortemente indebitata per sostenere il riarmo, l’esercito è ormai una massa enorme che assorbe tutta la produzione della piccola valle.
Non può essere dismesso, stiamo parlando di 15.000 omaccioni violenti, armati e pronti a portare la distruzione, devasterebbero Isengard! Questo gli impedisce anche di fare default, senza aiuti esterni l’economia crollerebbe e gli Uruk Hai andrebbero fuori controllo.
Ed ecco che in mezzo a tutto questo arriva il colpo di grazia: Gandalf ha scacciato il Vermilinguo, Rohan torna a essere una minaccia.
Da qualche parte, a Est arrivano i primi dispacci di Mordor, propongono un’alleanza, magari forzano la mano a Saruman dicendo che hanno comprato loro tutto il suo debito estero…
Il Bianco è con le spalle al muro, a breve il suo regno precipiterà nella guerra civile, gli altri regni non lo aiutano e solo l’Oscuro Signore di Mordor sembra offrirgli uno spiraglio.
E allora Saruman fa la sua scelta: se non può avere uno sbocco al mare commercio se lo conquisterà!
Magari, pensa, le altre nazioni vorranno evitare una seconda Guerra dell’Anello e mi concederanno i territori senza combattere!
E così gli Uruk Hai marciano su Rohan.
Se vinceranno magari otterrà abbastanza risorse per non fallire, se perderanno almeno avrà trovato un buon modo per ridurre l’esercito.
E la guerra ha inizio.
Alla fine Saruman non è molto diverso da quelle persone che contraggono debiti sperando di salvare la propria situazione e poi al momento di pagarli si danno al crimine.
Lo può fare la persona comune e lo può fare una nazione, quindi lo può fare anche un mago.
Isengard maps © Meaghan Glynn