Questa avventura grafica mista era uno degli ultimi gioiellini di quello che un tempo era chiamato Virgin Interactive, bistrattata casa di produzione inglese che ha avuto il merito di portare nel vecchio continente perle videoludiche come Resident Evil 1 e 2, il lungometraggio interattivo Blade Runner (7 cd di pura poesia extramondo!) e anche i primi due capitoli di Command & Conquer.
Parlo di bistrattata perché nonostante queste gemme la società ebbe comunque problemi finanziari che la fecero assorbire dalla EA nei primi anni post 2000.
La vita sembrava migliore con te… Flux
Questo Toonstruck è forse l’avventura grafica più folle ed assolutamente geniale che io avessi mai giocato, forse l’unico primo gioco al quale ho dedicato così tanta attenzione nonostante rimanesse in un inglese PURO e CRUDO tale che un povero cretino che sapeva solo dire “the cat is on the table” irrimediabilmente si trovava in difficoltà dopo appena 10 minuti.
Eppure era geniale! Era spiritoso e non sembrava annoiare nemmeno chi, come me a quel tempo, perdeva gran parte dell’umorismo cinico e sagace dei dialoghi.
More Bunnies!
Protagonista di questa avventura demenziale è Drew Blanc (interpretato, filmato e doppiato dall’attore Christopher Lloyd, il Doc di Ritorno al futuro, il giudice Morton di Chi ha incastrato Roger Rabbit e molto altro ancora), un animatore di uno show che ha vissuto anni di successo, il Fluffy Fluffy Bun Bun Show, un prodotto talmente sdolcinato e mieloso da risultare responsabile del diabete nei bambini, protagonista indiscussa dello show è la coniglietta Fluffy Fluffy Bun Bun e la sua schiera di compagni conigli felici e saltellanti.
Dopo anni di empasse e stagnazione, a Drew viene commissionato dal suo capo Sam Schamltz (un grande Ben Stein) di aggiungere più conigli allo show, roditori ancora più pelosi che possano sollevare la sorte dello show.
Però Drew è stradepresso e ha un blocco dello scrittore dato che il suo più grande sogno, quello di portare alla ribalta il suo primo personaggio disegnato, non ha avuto il successo sperato.
Il ragionamento su Flux Wildly (il nome del suo personaggio) a tarda notte porta però Drew Blanc ad un sconvolgente colpo di scena: improvvisamente viene risucchiato nella televisione e nello show da lui stesso creato.
Scopre che in questo mondo tutte le sue creazioni sono vive e vegete, anche Flux Wildly (doppiato da Dan Castellaneta, l’Homer Simpson originale) e che sono in una situazione di emergenza.
Il vicino regnante delle Malevoland, una terra fatta di cartoon adulti e violenti, ha approntato un macchinario per trasformare i personaggi dei cartoni positivi e teneri, in orride creature malvagie.
Drew capisce tramite il discorso del re di Cutopia (il lato positivo e dolce del mondo dei cartoon) che è lì per dare una mano, creare un macchinario che inverta l’effetto negativo del cattivo di turno e salvare Cutopia dalla cancellazione.
Cutopia, Zanydu e Malevolands
Le premesse di gioco di Toonstruck sono facili ed al tempo stesso cervellotiche: rintracciare nel mondo di gioco i 12 oggetti necessari al completamento di una macchina (il Cutifier) che annulli ed inverta l’effetto malvagio del Malevolator (la macchina volante del cattivone), trovarli non è affatto facile perché innanzitutto al giocatore non viene detto quali oggetti siano ma viene solo spiegato quali sono gli oggetti che compongono il macchinario malvagio, compito del giocatore è rintracciare gli “opposti” di tali oggetti che spesso non sono così immediati e benchè meno facili da reperire.
Per farlo Drew e Flux (utilizzabile anche come oggetto di gioco) viaggiano attraverso la città e il regno di Cutopia, attraverso il paese di Zanydu (il lato demenziale e politically uncorrect dei cartoon) e attraverso le regioni delle Malevolands, al fine di reperire questi oggetti e rimanere vivi.
Ovviamente non si corre il rischio di morire essendo un’avventura grafica vecchio stile ma le situazione che ci troveremo a vivere saranno sempre sul filo del rasoio e ricalcheranno moltissime situazioni classiche del mondo dei cartoon e dei fumetti, non mancherà il nutrito cast di abitanti del mondo di gioco: si passa dalla piovra che gestisce una sala giochi (doppiata da Dom Deluise) fino a due folli commercianti di prodotti WACME (storpiatura del più celebre ACME) che per mostrare la qualità dei loro prodotti si fanno letteralmente a pezzi tra loro ridendo come dei debosciati.
Il concetto è semplice: viaggia, parla, raccogli, usa, combina, parla e viaggia.
Ma come sempre a fare la differenza in questi giochi è l’atmosfera che si crea e le scenette che rimangono fisse nella memoria dei giocatori.
Video-Capture come faceva mamma vostra!
Dalle immagini a corredo dell’articolo potete notare che Drew Blanc rimane, per tutta la durata di gioco, un vero e proprio essere umano, infatti lo stesso Christopher Lloyd si è dato al motion-capture al fine di viaggiare per i mondi di Toonstruck praticamente solo (se non accompagnato da Flux che però è interamente realizzato al computer), è uno dei primi videogiochi ad usare una tecnica simile.
Ai tempi in cui il gioco è uscito (1996) si rimaneva stupiti all’idea che un attore così conosciuto fosse letteralmente immerso in un mondo colorato e folle come Toonstruck, in realtà se lo si guarda oggi le animazioni catturate di Lloyd sono relativamente poche, mal congegnate e piuttosto ripetitive, anche se il fascino resta. Eccome.
Il fiore all’occhiello della produzione oltre all’ambientazione ricca di follie e degenerazione mindfuck sono i dialoghi. Ai tempi della mia prima incursione in Toonstruck mi perdevo gran parte di essi e spesso finivo con l’imbroccare le strade giuste A CASO, ora però conscio e culturato di anni di inglese professionale e non, posso gustarmi appieno le battute, alcune pure a doppio senso del gioco.
Gran mattatore è Flux che proveniente da Zanydu, è l’elemento di cinismo e demenzialità che manca a Drew, che rimane nonostante i toni sopra le righe, piuttosto composto nel suo ruolo di “salvatore”.
E durante le peripezie non mancheranno nemmeno i colpi di scena, uno nella metà del gioco (dopo il quale, tutto verterà su altri obiettivi) e uno verso i 3/4 dalla fine quando scopriremo qualcosa di ben più strano dei cartoon di Toonstruck.
In definitiva
Un titolo meraviglioso, ritornato nelle mie grinfie dopo anni passati a massacrare inutili bot e ancor più inutili giocatori su FPS, i veri giochi, quelli che rimangono nel cuore e nella mente delle persone sono questi!
Toonstruck è un piacere per gli occhi e per l’umore, presenta gag ed animazioni che ancora oggi mi fanno ridere (come la scena del bowling di Seedy o l’eliminazione della banda di B.B.Wolf).
Presenta non è poco anche un cast di doppiaggio di prim’ordine: oltre a Castellaneta e Deluise anche Tim Curry (immancabile quando si tratta di doppiare un cattivo infatti è il Conte Nefarious, gran cattivo del gioco), Jim Cumming (la voce originale di Winnie The Pooh ma anche il doppiatore originale di Shredder nei cartoon delle Tartarughe Ninja e altri numerosi film disney), Tress Macneille (numerose voci dei Simpson e di Futurama a suo carico), David Ogden Steirs (il doppiatore originale dell’orologio della Bella & La Bestia e numerosi altri film Made In Disney), insomma anche un piacere per le orecchie, soprattutto per Tim Curry che infonde del Rocky Horror Picture Show in ogni cosa che dice o fa.
Lo consiglio a tutti anche se sarebbe meglio approntarsi a questo gioco con la chiara intenzione di mettere alla prova un inglese già sufficiente, a Toonstruck si ride e si scherza ma quando si parla di dialoghi…lì ci vogliono le palle cubiche!
PS. Gira probabilmente bene con programmi tipo Dosbox o di emulazione, ormai i pc sono troppo anche per il mondo cartoon creato da Drew Blanc.