Un nuovo fenomeno impazza su Facebook, si chiama “Spotted”. Centinaia di pagine nascono seguendo questa moda che, partita dalle più grandi università USA, arriva ora in Italia per ogni luogo.

Come funziona

Nella più rosea delle aspettative, quando noti una ragazza interessante, andresti a parlarle. Ma cosa fare quando questo non succede?

È qui che entra in gioco Spotted, apri la pagina relativa alla tua zona di interesse e lasci un messaggio anonimo sperando che la tua Lei ti noti.

Eri nel cortile con i tuoi amici. Ho sentito che ti chiami Francesca, sei veramente bella e con quei capelli lunghi neri mi fai morire, se vuoi domani ci vediamo al Avilla. ti aspetto per le nove al entrata!

Questo è il tipico messaggio che si può leggere su una di queste pagine che vantano fino a 20,000 fans.

Un successo che probabilmente deriva dall’anonimato, alleggerisce il peso psicologico del “rompere il ghiaccio” e facilita la conoscenza delle persone a cui siamo interessati.

 

 

Le critiche

Le accuse variano da molestie sessuali a violazione della privacy

L’anonimato di queste pagine ha portato chi scrive a non moderarsi, la conseguenza naturale è che molte critiche sono nate a riguardo. Diversi giornali stranieri come “the guardian” attaccano questa moda, criticandone appunto il contenuto che spesso non si preoccupa di colpire la sensibilità altrui.

Le accuse variano da molestie sessuali a violazione della privacy, nonostante ciò queste pagine hanno continuato a diffondersi fino ad arrivare ora anche in Italia.

 

 

Come partecipare

Le pagine Spotted si possono trovare su Facebook cercando “Spotted – Nome dell’Università” o “Spotted – Nome città”, puoi quindi mandare un messaggio alla pagina per vederlo postato in pubblico e anonimamente.

Alternativa nata da poco invece è Spott, un sito web dedicato a questa moda, raggiungibile all’indirizzo spott.io, dove potrete lasciare un messaggio senza un intervento umano.