Ogni 6 gennaio, la Befana vola sulla sua scopa e riempie di dolci buonissimi le calze dei bambini.
Lei è povera come noi, veste tutta strappata e con i buchi ed è vecchissima. Infatti, siccome è vecchia e povera, è gentile con tutti quanti, anche con quelli poveri.
Babbo Natale invece non mi piace, perché porta i regali più belli ai bambini ricchi.
Alla Befana ci credo anche perché una volta l’ho vista. Cioè, non è che l’ho proprio vista, l’ho sentita.
E’ stato l’anno scorso, la notte che passa la Befana. La mamma mi aveva detto di mettere la calza sul divano e andare di corsa a letto, perché Lei sarebbe arrivata fra poco, e non si poteva fare che mi trovasse sveglia. Io, però, sono una bambina curiosa, e ho fatto finta di andare a dormire. Poi, quando ho sentito dei rumori, sono corsa subito in salotto e mi sono nascosta dietro la porta.
Non l’ho vista, la Befana, ma l’ho sentita che parlava con la mamma:
-Vuoi ancora un po’ di tè?- le ha chiesto mia mamma.
-No, grazie Loredana. Però penso che prenderò uno dei tuoi fantastici Canestrelli alla marmellata…-
-Prendine quanti ne vuoi, non fare complimenti!-
Dopo un poco, la Befana le ha domandato:
-Allora mia cara, come te la cavi con la piccola Michela?-
C’è stato un momento di silenzio, poi mia mamma, con una voce tristissima, ha risposto:
-Male purtroppo. Ma tu già lo sai…-
-Suvvia, non fare così. Da bambina era un tipetto così vispo e ottimista. Vedrai che col tempo si risolverà tutto quanto…-
-Non ne sono più così sicura. Da quando è morto anche mio padre sono rimasta da sola. Mi ha lasciato questa casa, ma non guadagno abbastanza per permettermela. E ho definitivamente perso i contatti con mio marito…il mio ex-marito, oramai. Ma di che mi lamento? Non li pagava neanche prima gli alimenti…-
A quel punto ho sentito che la mamma piangeva, e la Befana la consolava dicendole:
-Bambina mia…se ti vedesse tuo padre ora, gli si spezzerebbe il cuore. Sei una donna forte, vedrai che ce la farai a superare tutto quanto.-
-Non ho neanche potuto comprare i regali di Natale a mia figlia! Di nuovo! Lei non me lo dice, ma io lo so che si dispiace quando vede che i suoi compagni di scuola e i suoi amici sono così felici dei regali, e lei non ne ha avuti!-
-E cosa ci sto a fare io? Le porto dolci a volontà! Più di quanti ne porto a tutti gli altri bambini!-
-Meno male che ci sei tu…
Quando apre la calza, è l’unico momento in cui riesco a vederla come una della sua età, e non come una piccola adulta che già capisce i problemi dei genitori. Solo questa notte, per una notte, anche lei riesce a sentire la magia dell’essere bambini.-
Sono rimaste un po’ così, in silenzio. Poi ho sentito la Befana alzarsi dalla sedia e dire:
-Si è fatto tardi, devo finire il mio giro di visite prima che faccia giorno. Vorrei tanto poter portare via tutta la tua tristezza con me…-
-Hai già fatto tanto. Grazie per tutto…-
-Di niente, bambina mia. Ci vediamo il prossimo anno. Sono sicura che per allora le cose andranno per il verso giusto. Sei una così bella persona, e le belle persone trovano sempre la felicità, anche nei momenti più duri.-
Le diede un grosso bacio sulla guancia, e poi le disse:
-Danne uno anche alla piccola Michela!-
-Lo farò sicuramente.-
-A presto bambina!-
Sentii mia mamma chiudere la finestra.
A quel punto sarei dovuta tornare a letto, per far finta di non aver visto o sentito niente. Invece, ho aperto piano la porta, sono entrata in punta dei piedi, e sono andata ad abbracciare la mamma. Non era più triste, ma mi guardava e sorrideva.
E quando mi ha dato un grosso bacio sulla guancia, sapevo che era il bacio della Befana.
[more]Quando mia mamma era bambina Babbo Natale non esisteva, era la Befana a portare i regali. Quindi nel mio racconto la Befana esiste e Babbo Natale no. Stateci.
Please, siate clementi, è il mio primo racconto sulla Lega![/more]
Buona Epifania a tutti!!! :)
[rubrica] [[tag]CoolStoryBro[/tag]] è la rubrica di Lega Nerd dedicata alla letteratura amatoriale [/rubrica]