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Se dovessimo riassumere in due parole le passioni che più accomunano i nerd dei più disparati tipi, probabilmente ci troveremmo d’accordo su queste: scienza e musica. È quindi legittimo eleggere al ruolo di[i] nerd ante litteram[/i] [b]Aleksandr Borodin[/b] che fu contemporaneamente scienziato e musicista, eccellendo in entrambe le discipline.
Che sarebbe stato un genio lo si sarebbe capito sin dalla sua infanzia.
[title]La Vita[/title]
Aleksandr Porfir’evič Borodin nasce a San Pietroburgo, Russia, il 12 novembre 1833, figlio del principe georgiano Luka Semenovic Gedianov e di Avdokija Konstantinovna Antonova. Il neonato prende però il cognome Borodin perché entrambi i suoi genitori, amanti, sono sposati ad altri, e viene quindi dichiarato figlio di uno dei servi del principe, tal Porfiri Borodin. Il ragazzo cresce comunque con tutti gli agi e con un’eccellente educazione. È molto intelligente, impara quattro lingue, il flauto da autodidatta e a 13 anni comincia a ricevere un’educazione musicale.
È il 1850 quando, a sedici anni entra nell’Accademia di Medicina. Nel 1856 termina gli studi e inizia una lunga serie di viaggi nei principali paesi europei per potersi dedicare all’altra sua passione, la chimica. In seguito, nel 1864, diventa professore di chimica presso la stessa Accademia.
[title]Lo Scienziato[/title]
Borodin si occupò soprattutto di chimica, la sua vera passione. Le sue ricerche erano orientate ebbero importanti sviluppi nel campo della polimerizzazione e della condensazione degli aldeidi. Ha dato il suo nome alla reazione di Borodin-Hunsdiecker, da lui per primo formulata e poi perfezionata dai coniugi Hunsdiecker, permette di eseguire una grande varietà di processi di sintesi sia a livello industriale che di laboratorio.
[i]Per approfondire:[/i]
– Hunsdiecker Reaction (wikipedia.org)
– Acidi carbossilici (organicavirtuale.altervista.org)
– Come Eseguire La Reazione Di Hunsdiecker (vivalascuola.it)
[title]Il Musicista[/title]
Borodin fece parte di un gruppo di musicisti formato da Balakirev, Cui, Musorgskij e Rimskij-Korsakov, detto “Gruppo dei Cinque”, di stampo nazionalista russo, che si proponeva di elevare la musica russa al livello delle grandi scuole europee (italiana, tedesca e francese) grazie alla riscoperta di temi popolari e tradizioni russe. Preso com’era dai numerosi impegni, non scrisse moltissimo, ma le opere che ci ha lasciato dimostrano una qualità elevata che non lo fanno sfigurare al confronto dei suoi colleghi più affermati.
Il suo è uno stile chiaro, rigoroso ma estremamente fruibile. Il suo lavoro più importante è “Il Principe Igor”, opera in quattro atti, che vuole esaltare la forza e la dignità del popolo russo. L’opera rimarrà incompiuta, e verrà completata dagli amici del musicista, come riferisce Nikolaj Rimskij-Korsakov nel suo [i]“Cronache della mia vita musicale”[/i].
[title]La Morte[/title]
Borodin era un personaggio estremamente attivo: oltre a occuparsi di chimica, di medicina, di beneficenza, deve badare anche a una moglie molto malata. Si dice che andasse sempre di fretta, preso dal lavoro e dagli esperimenti, e che si occupasse di musica solo nei ritagli di tempo, nonostante le pressanti insistenze di Balakirev e Rimskij-Korsakov.
La morte giunge il 27 febbraio 1887, durante una festa mascherata organizzata dall’università. Borodin è vestito da contadino e durante tutta la festa balla, canta e gioca, quando di colpo viene stroncato da un infarto.
Nel video, le Danze Polovesiane, dal [i]”Principe Igor”[/i] (se siete impazienti di sentire il tema più famoso, saltate a 0:44)
Fonti:
– AAVV, “Storia della Musica”, vol. VII, F.lli Fabbri Editori
– Wikipedia Ita
– Wikipedia Eng
– flaminioonline.it