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Forte mezzacapo è uno dei 12 forti che compongono il [url=http://www.campotrincerato.it]campo trincerato di Mestre[/url]. Chiuso al pubblico e in stato di semi abbandono fino al weekend scorso, è stato “sistemato” e aperto in occasione di una [url=http://www.fortemezzacapo.com/]mostra[/url] inaugurata il I° ottobre.
Grazie ad un [url=http://www.facebook.com/pages/GrafixTherapy/305947765267]amico[/url], che ha documentato il ricondizionamento del luogo e l’allestimento della mostra (inoltre vi espone), ho avuto la fortuna di poterlo visitare insieme a lui in solitaria.
La struttura è ottocentesca e faceva appunto parte di un poligono difensivo della zona di Mestre-Venezia. In seguito, durante la seconda guerra mondiale la struttura ha avuto funzioni di campo di concentramento (in piccolo, nessun paragone con Auschwitz and company, era più un “campo di lavoro”), attirando cosi le attenzioni della resistenza che pianifica di farlo esplodere, cosa che fortunatamente venne evitata (gli occupanti erano già tutti fuggiti).
In seguito venne adibito a polveriera, per poi essere abbandonato. Sui muri campeggiano ancora inni e motti fascisti (in parte cancellati dal tempo) e all’interno del forte sono stati ritrovati diversi reperti risalenti ai tempi della seconda guerra mondiale.
Vi lascio alla gallery con una precisazione per chi non ama il fisheye: la maggioranza delle foto è fatta con questo obiettivo, per un motivo puramente logistico, non c’erano gli spazi per poter inquadrare con ottiche più “strette”.
Qui il set su flickr.