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Microplastiche e cuore: uno studio rivela un rischio nascosto soprattutto per gli uomini

L'inquinamento che finisce nel cibo provoca conseguenze profonde sulla salute umana. Gli scienziati vogliono raggiungere soluzioni concrete nella lotta alle microplastiche.

Microplastiche e cuore: uno studio rivela un rischio nascosto soprattutto per gli uomini

Le microplastiche possono finire nelle arterie e provocare malattie cardiache. A questa informazione che già si conosceva si aggiungono altri dati importanti grazie ad un nuovo studio scientifico. A rischiare di più le malattie cardiache a causa dei microinquinanti gli uomini, scopriamo il perché. Gli scienziati hanno eseguito sperimentazioni su topi geneticamente predisposti a sviluppare l’aterosclerosi: depositi di grassi, colesterolo e calcio accumulati nelle arterie a causa della loro infiammazione cronica.

I topi da laboratorio sono stati sottoposti a una dieta povera di grassi e colesterolo, per nove settimane hanno ricevuto dosi di 10 mg per chilo di microplastiche. Il test ha simulato l’assimilazione involontaria dell’uomo tramite cibo e acqua contaminati. Il peso dei topi non è cambiato ma ci sono stati danni alle arterie, come previsto. Tra topi maschi e topi femmine soprattutto i primi hanno registrato un più veloce danno alle arterie. L’accumulo di placche è stato del 63% nella porzione di arteria principale collegata al cuore e di oltre 7 volte nell’arteria brachiocefalica. I topi femmina non hanno registrato lo stesso pericolo.

le microplastiche comuni possono accelerare la formazione di placche che ostruiscono le arterie nei topi maschi

Perché le cellule endoteliali vengono subito danneggiate dalle microplastiche presenti nel cibo? Dalla scoperta alla risposta scientifica

Gli studiosi hanno scoperto che le microplastiche, mentre interferivano con le arterie, cambiavano anche l’equilibrio di diverse cellule, predisponendo l’animale così ad altre malattie. Ad essere colpite per prime le cellule endoteliali, rivestono l’interno dei vasi sanguigni. I ricercatori spiegano che le disfunzioni delle cellule endoteliali, le prime a incontrare le microplastiche, possono innescare infiammazioni e formazione di placche.

Il 30% delle microplastiche proviene da una fonte spesso ignorata Il 30% delle microplastiche proviene da una fonte spesso ignorata

Per il momento sui topi maschi è stata rilevata la più alta sensibilità arteriosa alle microplastiche. Gli studi devono proseguire per vedere se anche negli esseri umani si registra la differenza di sesso sui danni alle arterie causati dall’esposizione agli inquinanti. Vediamo alcune dichiarazioni dei ricercatori, che hanno pubblicato lo studio su Environment International.

“Il nostro studio fornisce alcune delle prove più solide finora condotte sul fatto che le microplastiche possano contribuire direttamente alle malattie cardiovascolari, non solo essere correlate ad esse […] Attualmente non esistono metodi efficaci per eliminare le microplastiche dal corpo, quindi è fondamentale ridurre al minimo l’esposizione e preservare la salute cardiovascolare generale attraverso la dieta, l’esercizio fisico e la gestione dei fattori di rischio”, questo quanto dichiarato da Changcheng Zhou, professore di scienze biomediche presso l’Università della California, Riverside.

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