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Cosa è Sauron, la startup di cyber-sorveglianza per gli ultra-ricchi

Sauron, la startup della sicurezza “militare” per le case dei super-ricchi, rinvia il debutto al 2026. Tecnologia avanzata, AI e grandi ambizioni, ma lo sviluppo è ancora in corso.

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L’idea è nata da un episodio personale e da una frustrazione condivisa. Quando il sistema di sicurezza domestica di Kevin Hartz non ha segnalato un intruso davanti alla sua abitazione di San Francisco, l’imprenditore ha deciso che le soluzioni esistenti non erano all’altezza. Insieme a Jack Abraham, ha dato vita a Sauron, una startup che promette un sistema di sicurezza domestica di livello quasi militare, pensato per un pubblico estremamente facoltoso. Un progetto che ha subito attirato l’interesse della Silicon Valley, ma che oggi ammette un significativo ritardo sulla tabella di marcia.

Un progetto ambizioso

Lanciata ufficialmente nel 2024 con un finanziamento iniziale di circa 16,5 milioni di euro, Sauron puntava a portare i primi prodotti sul mercato già nel 2025. A distanza di un anno, però, la realtà è diversa. Il nuovo CEO Maxime Bouvat-Merlin, ex dirigente Sonos, ha confermato che l’azienda è ancora in piena fase di sviluppo. Le scelte fondamentali, dai sensori da adottare al funzionamento del sistema di deterrenza, sono tuttora in definizione, con un debutto commerciale rimandato almeno alla seconda metà del 2026.

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Insomma, portare la tecnologia di livello militare nelle abitazioni degli uomini più ricchi del pianeta si sta dimostrando molto più complesso di quanto Hartz avesse immaginato inizialmente.

Il nodo della privacy

La visione di Sauron prevede un’infrastruttura complessa fatta di moduli con decine di telecamere, sensori avanzati come LiDAR e imaging termico, software di computer vision e un servizio di sorveglianza attivo 24 ore su 24 gestito da ex militari e forze dell’ordine.

L’obiettivo è intercettare comportamenti sospetti prima ancora che si trasformino in reati, scoraggiando i criminali sul nascere. Restano però aperte questioni delicate legate alla privacy, al riconoscimento facciale e all’uso dei dati, in un contesto sociale segnato da crescenti disuguaglianze e timori per la sicurezza. La scommessa di Sauron su un approccio tecnologico radicale per ora deve ancora dare i suoi frutti: il timore è che gli investitori si stufino prima ancora che si arrivi al lancio di un prodotto finale.

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