Il farmaco anti-obesità più discusso: nuovi dati sul suo impatto nei pazienti con problemi cardiaci
Un trattamento farmacologico innovativo sta cambiando la gestione dei pazienti con sovrappeso e malattie cardiovascolari, con effetti sorprendenti su ospedalizzazione e salute complessiva.

La semaglutide è un farmaco dimagrante utilizzato nei casi di grave sovrappeso e obesità, una ricerca ne dimostra anche i benefici contro le malattie cardiovascolari. Lo studio è australiano e si basa sui dati di un altro studio clinico randomizzato definito SELECT: i pazienti trattati con semaglutide avevano meno ricoveri ospedalieri e hanno trascorso meno giorni in ospedale rispetto al gruppo placebo.
La coorte comprendeva 17.604 pazienti di età uguale o superiore ai 45 anni senza diabete. Sono stati seguiti per una media di 41 mesi. Ecco il numero di ricoveri ospedalieri tra i due gruppi: pazienti con semaglutide 18,3 contro 20,4 ricoveri dei placebo ogni 100 pazienti-anno. Sono stati contati anche i giorni di degenza complessivi: 157,2 dei semaglutide contro i 176,2 giorni dei placebo per ogni 100 pazienti-anno.
La ricerca ha studiato le due tipologie di pazienti anche a livello geografico. Il trattamento ha mostrato effetti consistenti in alcuni sottogruppi. I ricercatori australiani hanno considerato l’età, il sesso e l’indice di massa corporea. I benefici della semaglutide si estendono alla semplice prevenzione cardiovascolare. La riduzione di peso è un fattore importante per la salute, da collegare al numero minore di ricoveri ospedalieri e alla loro durata.
Dal Nord America all’Africa, la ricerca sulla semaglutide interessa alle strutture e ministeri della sanità, con benefici per chi vive il rischio di ictus e infarto del miocardio
La ricerca interessa anche i servizi sanitari, interessati a migliorare la loro efficienza, e alla politica di pubblica sanità. Gli studiosi hanno somministrato settimanalmente 2,4 grammi di semaglutide. Si è tradotto anche in una più facile gestione ospedaliera e miglior ottimizzazione, da parte dei medici, delle risorse disponibili. La riduzione dei ricoveri contribuisce anche a diminuire i costi e il carico sui servizi sanitari.
La semaglutide unisce benefici metabolici a quelli cardiovascolari, i benefici conseguenti sanitari, ospedalieri e terapeutici. Una ricerca importante, che ha coinvolto ben 804 centri di Nord America, Sud America, Europa, Asia, Africa e Australia. I periodi vanno da ottobre 2018 a marzo 2021 per l’analisi randomizzata, da febbraio 2024 a settembre 2025 per l’analisi esplorativa pre-specificata. I casi di malattia cardiovascolare considerati sono l’infarto del miocardio e l’ictus nei pazienti CVD con sovrappeso e obesità senza diabete accertata.