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Sperimentate tecniche innovative per scoprire i segreti dell’espansione cosmica

Un minuto e tredici secondi è il tempo costante e infinito che impiega l'Universo per crescere: sai come si chiama questo principio astro scientifico?

Sperimentate tecniche innovative per scoprire i segreti dell’espansione cosmica

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Tokyo ha scoperto nuove tecniche per misurare l’espansione dell’Universo, lo spazio sta continuando a crescere. Questo studio, pubblicato su Astronomy & Astrophysics, incrocia diversi dati provenienti da diversi nuovi telescopi. Molti corpi celesti distanti miliardi di anni luce dalla Terra emettono luce che può essere la loro oppure il riflesso di altri corpi celesti vicini.

Gli scienziati riescono oggi a descrivere i percorsi delle luminosità o altri fenomeni energetici celesti. Tutti eventi e segnali che contribuiscono a disegnare o aggiornare nuove scale cosmologiche, dei veri e propri atlanti dell’Universo in espansione. Vediamo qualche grande numero che fa comprendere la grandezza di questa crescita millenaria.

Megaparsec è un’unità di misura che indica o corrisponde a 3,3 milioni di anni luce di distanza da noi. Con i telescopi più recenti, tra cui il James Webb Space Telescope, gli oggetti si allontanano a una velocità di circa 73 chilometri al secondo. Seguendo i megaparsec si calcola che la velocità di espansione dell’Universo è di 73 chilometri al secondo. Un minuto e tredici secondi che prendono il nome di costante di Hubble. I due principali autori di questo studio astronomico sono il professor Kenneth Wong e il post dottorando di ricerca Eric Paic, si occupa di tecniche di cosmografia.

un montaggio di otto sistemi di lenti gravitazionali a ritardo temporale

Sulla costante di Hubble e la crescita dello spazio: le voci dei ricercatori tra lenti gravitazionali e nuove precisioni

Kenneth Wong, a capo del progetto di ricerca pubblicato, ha affermato: “Per la costante di Hubble usando la cosmografia a ritardo temporale, è necessaria una galassia molto grande che possa fungere da lente. La gravità di questa ‘lente’ devia la luce dagli oggetti nascosti dietro di essa, quindi ne vediamo una versione distorta. Questo fenomeno è chiamato lente gravitazionale. La nostra misurazione della costante di Hubble è più coerente con altre osservazioni attuali e meno coerente con le misurazioni dell’Universo primordiale. Questa è la prova che la tensione di Hubble potrebbe effettivamente derivare dalla fisica reale e non solo da qualche fonte sconosciuta di errore nei vari metodi”.

Un filamento lungo milioni di anni luce svela la danza misteriosa dell’Universo Un filamento lungo milioni di anni luce svela la danza misteriosa dell’Universo

Eric Paic, attualmente impegnato nel Centro di ricerca per l’Universo primordiale dell’Università di Tokyo, ha aggiunto: “L’obiettivo principale di questo lavoro era migliorare la nostra metodologia, e ora dobbiamo aumentare la dimensione del campione per migliorare la precisione e stabilire in modo definitivo la tensione di Hubble. Al momento, la nostra precisione è di circa il 4,5%, e per fissare davvero la costante di Hubble a un livello che confermi definitivamente la tensione di Hubble, dobbiamo raggiungere una precisione di circa l’1-2%”.

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