Mark Zuckerberg rinuncia al Metaverso: budget dirottato su AI e divisione hardware
Meta valuta tagli al metaverso per investire sugli occhiali A.I., spingendo Reality Labs verso dispositivi più richiesti dal mercato.

Meta sta valutando una sforbiciata consistente alla divisione del metaverso all’interno di Reality Labs, secondo quanto riferito da più dipendenti a conoscenza dei piani interni. L’idea sarebbe di ridurre tra il 10 e il 30 per cento della forza lavoro dedicata ai progetti di realtà virtuale, con un intervento che potrebbe arrivare già il prossimo mese. Una scelta che non segnala un abbandono della visione del metaverso, ma una riallocazione strategica delle risorse verso un segmento che, negli ultimi anni, ha generato un entusiasmo inatteso: gli occhiali a realtà aumentata.
Meta va All-In sugli occhiali smart
Il successo degli occhiali sviluppati in collaborazione con Ray-Ban, lanciati nel 2021 e aggiornati di recente con un assistente A.I. integrato, ha convinto i vertici che il futuro immediato passa soprattutto da lì. Gli occhiali, dotati di fotocamere e microfoni per chiamate e musica, hanno superato le stime interne di vendita, segnalando un mercato più ricettivo rispetto alla realtà virtuale, finora incapace di conquistare davvero il grande pubblico.
A fronte di oltre 70 miliardi di dollari di perdite accumulate da Reality Labs negli ultimi quattro anni, la prudenza degli investitori e la pressione crescente degli investimenti in intelligenza artificiale stanno spingendo Meta a ricalibrare le priorità.
Il rallentamento dei progetti rivali di Apple e Google avrebbe inoltre ridotto la necessità di correre nella corsa alla realtà virtuale. Internamente, le ipotesi di taglio più rilevanti riguardano proprio i team legati ai visori VR. Nel frattempo Mark Zuckerberg sta ridisegnando la squadra: la recente assunzione di Alan Dye, storico designer di Apple, segna l’avvio di uno studio creativo dedicato a integrare tecnologia, design e moda all’interno di Reality Labs.
Annunciando la novità, Zuckerberg ha scritto: “Stiamo entrando in una nuova era in cui gli occhiali A.I. e altri dispositivi cambieranno il modo in cui ci connettiamo con la tecnologia e tra di noi. Con questo nuovo studio vogliamo rendere ogni interazione attenta, intuitiva e pensata per servire le persone.”