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Habitat marziani a basso costo? La soluzione arriva dal metabolismo di due batteri

Mattoni su Marte? Grazie ad una ricerca scientifica si può immaginare il primo cantiere edilizio extraterrestre.

Habitat marziani a basso costo? La soluzione arriva dal metabolismo di due batteri

Marte potrebbe essere la nostra prossima casa, esistono teorie a possibilità reali che si stanno studiando tra ipotesi e sperimentazioni. Attualmente, però, l’ambiente marziano è improponibile per la vita umana. L’aria è troppo ricca di anidride carbonica, non riusciremmo a respirare. Potrà cambiare questa situazione? Forse sì ma non a favore nostro. In miliardi di anni, il pianeta è cambiato sia dentro che fuori, c’era uno strato protettivo scomparso ma le condizioni per la vita terrestre sono sopra i limiti del consentito.

La pressione ad esempio è inferiore all’1% mentre le temperature non sono elevate ma glaciali, da -90 °C a 26 °C. In più, ci sono radiazioni cosmiche che provocherebbero sull’istante ustioni e malattie. Per vivere su Marte, dovremmo fare come nei film di fantascienza, ovvero creare dei santuari con dentro ossigenoacqua e piante per ricreare l’ambiente terrestre.

Marte

Come si può costruire un palazzo su Marte? Le teorie emerse da uno studio sono molto importanti

Su Frontiers in Microbiology, gli scienziati propongono la bio-cementificazione basata su un processo naturale chiamato biomineralizzazione. I minerali che fanno da collante al futuro cemento spaziale vengono prodotti dai microrganismi. Sono stati identificati due batterila Sporosarcina pasteurii e il Chroococcidiopsis.

Marte potrebbe aver ospitato la vita molto più a lungo di quanto immaginiamo Marte potrebbe aver ospitato la vita molto più a lungo di quanto immaginiamo

Il primo organismo è il più importante perché produce carbonato di calcio utile alla formazione del cemento. Il secondo opererà sulla resistenza perché è un cianobatterio già testato per Marte. Riesce a sopravvivere alle sue condizioni estreme. Entrambi i batteri verrebbero coltivati in laboratorio, il biocemento ottenuto si elaborerà con la stampante 3D e la robotica per trasformarlo in prime parti di possibili container.

Abbiamo raccontato la formazione del biocemento, ma bisognerebbe approfondire anche la fattibilità di un viaggio oppure l’apertura di un primo cantiere sul suolo marziano. Ci stiamo arrivando? Gli scienziati sono motivati, il primo habitat su Marte potrebbe sorgere entro il 2040. Prossimamente potrebbero esserci i primi astronauti su Marte, come sono arrivati sulla Luna. I tempi di questo viaggio sembrano più brevi, secondo diversi calcoli e progetti.

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