Leganerd.com
Menu

Scoperto un biomarcatore che anticipa gli effetti della dieta mediterranea sul metabolismo

Basterà un'analisi del sangue per capire gli effetti della dieta mediterranea personalizzata, dalla Cina uno studio randomizzato.

Scoperto un biomarcatore che anticipa gli effetti della dieta mediterranea sul metabolismo

La dieta mediterranea è conosciuta in tutto il mondo per le sue molteplici qualità. Una ricchezza di alimenti, colori e profumi che si nutrono della storia e della tradizione di un’ampia area geografica tra Europa, Africa e Asia. A livello medico e scientifico, la ricerca punta alla personalizzazione più precisa possibile di ogni regime dietetico, compreso quello mediterraneo. Su Life Metabolism è stato pubblicato uno studio su un biomarcatore che analizza gli effetti della dieta mediterranea sul metabolismo.

I ricercatori del del Ruijin Hospital della Shanghai Jiao Tong University applicano un biomarcatore ematico. Misura un’ora dopo i pasti l’assunzione del glucosio, sigla scientifica SPARC-1H. In questo modo, si analizzano gli effetti sul metabolismo, ci sono individui che hanno benefici dalla dieta mediterranea e altri no. Con questa misurazione si possono prendere decisioni importanti: se applicare ancora la dieta mediterranea oppure no, se personalizzarla escludendo alcuni alimenti rispetto ad altri.

benefici della dieta mediterranea

Dieta mediterranea e asiatica a confronto nella sperimentazione su 235 cinesi con diverse situazioni cliniche, ecco le conclusioni

La cosa curiosa è che parliamo di uno studio cinese e la cucina cinese sia originale che internazionale viene riconosciuta per la sua varietà e i suoi benefici. Dieta cinese e dieta mediterranea, quindi, dialogano e convivono nei gusti e nelle scelte, persino dei dietologi. Lo studio del Ruijin Hospital ha coinvolto 235 cinesi in situazione di sovrappeso, obesità e prediabete. Sono stati inseriti in un trial controllato e randomizzato della durata di sei mesi. RCT è la sigla che indica uno studio sperimentale su partecipanti considerati nella loro casualità ma all’interno di caratteristiche precise, in questo caso tre condizioni patologiche.

Dieta mediterranea e verdure: un binomio vincente per il cervello Dieta mediterranea e verdure: un binomio vincente per il cervello

I partecipanti sono stati assegnati a tre diversi modelli dietetici ipocalorici, un mix tra tradizioni asiatiche e, a parte, una dieta mediterranea. Tutti i regimi sperimentati hanno portato ad una riduzione calorica del 25% con pasti controllati cinque giorni alla settimana. I ricercatori hanno poi misurato i livelli di SPARC, una proteina che infiamma il tessuto adiposo e collegata al rischio metabolico.

La misurazione è avvenuta in tre momenti: a digiuno e una o due ore dopo una carico orale di glucosio. Chi seguiva la dieta mediterranea ha ottenuto risultati importanti sul valore SPARC postprandiale. Chi ha livelli ottimali di questa proteina può ottenere benefici dalla dieta mediterranea, anche a livello insulinico e glicemico a digiuno. Anche l’analisi lipidomica ha dato dei risultati importanti legati ai valori di glucosio (SPARC – 1H). Il consumo di carne rossa deve essere ben equilibrato per ridurre i plasmalogeni e fattori di infiammazione metabolica. In questo caso, è risultata ottimale la dieta Jiangnan.

Ti potrebbero interessare
Scoperto un biomarcatore che anticipa gli effetti della dieta mediterranea sul metabolismo