Xbox verso nuovi aumenti di prezzo? L’impennata dei costi della DRAM mette pressione su Microsoft
Il costo della memoria DRAM schizza oltre il 170% e Microsoft potrebbe alzare i prezzi delle console Xbox, mentre Sony sarebbe al riparo grazie a scorte anticipate.

Il mercato hardware potrebbe vivere una nuova ondata di rincari e, questa volta, il bersaglio potrebbe essere Xbox Series X e Series S. Secondo Moore’s Law is Dead, alcune figure commerciali interne a Microsoft avrebbero avvertito partner e rivenditori che i costi delle componenti stanno aumentando così rapidamente da mettere a rischio disponibilità e prezzi delle console nel giro di poche settimane.
L’esplosione del costo delle DRAM
La causa principale sarebbe l’accordo firmato lo scorso ottobre tra Samsung e SK Hynix per rifornire OpenAI di quasi la metà della produzione mondiale di DRAM, destinata ai futuri data center Stargate. Una scelta industriale che privilegia l’infrastruttura per l’intelligenza artificiale, ma che sta provocando effetti collaterali significativi sull’hardware consumer. I prezzi di contratto della DRAM sarebbero aumentati di oltre il 170% rispetto allo scorso anno, lasciando senza margine aziende che non avevano accumulato scorte.
In questo scenario Microsoft sarebbe tra le più esposte. Moore’s Law is Dead sostiene che Redmond non avrebbe pianificato per tempo, e ora si trova a dover scegliere tra due strade: aumentare ulteriormente i prezzi oppure accettare una riduzione dell’offerta per i prossimi mesi. La situazione arriva dopo un anno già caratterizzato da continui adeguamenti verso l’alto, con aumenti fino a 100 dollari sugli Xbox Series X e 80 sulle Series S negli Stati Uniti, seguiti da ulteriori rincari in settembre.
Sony, al contrario, sarebbe in una posizione più stabile. Secondo le fonti citate, l’azienda avrebbe acquistato grandi quantità di GDDR6 — la memoria usata su PS5 — quando i prezzi erano al minimo. Questo approvvigionamento anticipato metterebbe PlayStation al riparo da emergenze a breve termine, permettendo di mantenere gli attuali listini: PS5 tra 500 e 550 dollari e PS5 Pro intorno ai 750.
Un colpo micidiale contro Microsoft
Il contesto si inserisce in un momento delicato per il settore console, con vendite altalenanti e sempre più pressioni dall’ecosistema PC e dai servizi cloud. La possibile scarsità di componenti potrebbe rallentare le vendite di Xbox proprio mentre Microsoft punta a rilanciare il proprio ecosistema con acquisizioni, Game Pass e nuovi titoli first party.
Se i rincari dovessero concretizzarsi, ci troveremmo di fronte a una situazione raramente vista nell’industria: console più costose a quattro anni dal lancio, anziché più accessibili. Una dinamica resa possibile da un nuovo fattore dominante nell’economia tecnologica globale: la domanda insaziabile di hardware per l’intelligenza artificiale, che sta assorbendo risorse prima destinate all’elettronica consumer.
Per ora non ci sono conferme ufficiali da Microsoft, ma se le previsioni degli analisti si riveleranno corrette, chi stava pensando di acquistare una Xbox potrebbe cambiare tempistiche molto presto.