I robotaxi di Google hanno un problema di vandalismo
I robotaxi a guida autonoma di Waymo, spinoff di Google, continuano ad essere attaccati dai vandali. L'azienda non ne può più: "stiamo collaborando con la polizia".

Il crescente successo di Waymo, l’azienda di robotaxi di Alphabet, sta attirando anche un lato oscuro dell’attenzione pubblica. Negli ultimi mesi, numerosi veicoli autonomi della compagnia sono stati oggetto di atti vandalici, culminati in un nuovo episodio a Los Angeles durante il weekend. Sul palco di TechCrunch Disrupt 2025, la co-CEO Tekedra Mawakana ha condannato duramente gli attacchi, definendoli “un crimine inaccettabile” e assicurando che l’azienda collaborerà con le autorità per individuare i responsabili.
Le proteste contro i taxi autonomi
Waymo è oggi leader nel settore dei robotaxi negli Stati Uniti, con flotte operative in città come San Francisco, Phoenix e Los Angeles. Si prepara ad approdare anche a Londra. Tuttavia, il suo ruolo di pioniere l’ha resa anche bersaglio di proteste e atti di ostilità. Nell’ultimo anno, diversi veicoli Waymo sono stati danneggiati o addirittura incendiati da manifestanti che vedono nei robotaxi un simbolo di sorveglianza e automazione incontrollata.
Il contesto politico ha acuito le tensioni: durante la seconda amministrazione Trump, la crescente attenzione governativa alla sicurezza e alle deportazioni ha alimentato le paure su un uso improprio delle immagini catturate dai veicoli autonomi. Mawakana ha chiarito che Waymo respinge le richieste governative troppo ampie o illegittime relative ai filmati raccolti dalle proprie auto. “La privacy è un valore centrale per noi,” ha ribadito, “ma lavoriamo con le forze dell’ordine quando si tratta di proteggere le persone e i nostri team.”
Un nuovo approccio
Per migliorare la percezione pubblica, Waymo sta sperimentando iniziative artistiche e comunitarie. Alcuni robotaxi sono stati decorati con opere di artisti locali, un modo per “rendere la flotta parte della città” e favorire un senso di appartenenza. Tuttavia, la co-CEO riconosce che il percorso è complesso: “Le persone non vogliono vandalismo nelle loro comunità. Non rende nessuno più sicuro, e nemmeno noi lo vogliamo.”
La sfida di Waymo oggi non è solo tecnologica, ma anche culturale: convincere i cittadini che la mobilità autonoma può convivere con il tessuto urbano senza compromettere sicurezza e privacy. Il futuro dei robotaxi, insomma, passa anche da qui.