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Meta e TikTok accusate di violare il DSA: rischiano multe fino al 6% del fatturato globale

Meta e TikTok nel mirino: troppo difficile segnalare i contenuti e fare appello contro i ban. Ora i due colossi rischiano una super-multa.

Meta e TikTok accusate di violare il DSA: rischiano multe fino al 6% del fatturato globale

La Commissione Europea ha stabilito che Meta e TikTok hanno violato le regole previste dal Digital Services Act (DSA) e ora sta concedendo loro la possibilità di mettersi in regola prima di incorrere in sanzioni che potrebbero arrivare fino al 6% del loro fatturato annuo mondiale totale.

Secondo la Commissione, Facebook, Instagram e TikTok hanno “messo in atto procedure e strumenti onerosi” per i ricercatori che desiderano richiedere l’accesso ai dati pubblici delle piattaforme. Questo significa che gli studiosi si ritrovano con informazioni incomplete o inaffidabili quando vogliono condurre ricerche su temi cruciali come l’esposizione dei minori a contenuti illegali o dannosi online.

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Consentire ai ricercatori l’accesso ai dati delle piattaforme è un obbligo di trasparenza essenziale previsto dal DSA”, ha scritto la Commissione nel documento ufficiale, sottolineando come questa limitazione impedisca un’analisi approfondita dei meccanismi attraverso cui contenuti problematici raggiungono utenti vulnerabili. L’accesso ai dati rappresenta uno strumento fondamentale per comprendere le dinamiche delle piattaforme social e sviluppare politiche efficaci di protezione, soprattutto per le fasce d’età più giovani e a rischio.

Segnalare i contenuti è troppo complicato

Oltre alla questione dell’accesso ai dati, la Commissione accusa Meta per la mancanza di un meccanismo user-friendly che permetta agli utenti di segnalare facilmente post con contenuti illegali, come materiale pedopornografico. La Commissione ha spiegato che Facebook e Instagram utilizzano sistemi che richiedono numerosi passaggi per poter segnalare i post, e impiegano design di interfaccia oscuri che rendono la segnalazione confusa e scoraggiante. Tutti questi fattori violano le regole del DSA che richiedono alle piattaforme online di fornire agli utenti dell’Unione Europea meccanismi facili da usare per segnalare contenuti illegali.

Secondo il DSA, gli utenti devono anche essere in grado di contestare le decisioni dei social network di rimuovere i loro post o sospendere i loro account. La Commissione ha riscontrato che né Facebook né Instagram permettono agli utenti di spiegare le proprie ragioni o fornire prove a sostegno dei loro ricorsi, limitando significativamente l’efficacia del processo di appello.

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