Il farmaco che ha cambiato la medicina ha origine da una spedizione dimenticata
L'isola di Pasqua è stato terreno di scoperte importanti ma anche di diritti negati. Ecco la vera storia del farmaco scoperto in questo luogo.

Ted Powers è professore di biologia molecolare e cellulare all’Università della California, la Davis. Racconta la storia complessa della rapamicina, un farmaco discusso e redditizio in medicina. Ha molti articoli scientifici che lo citano e ricostruzioni dedicate, ma è poco conosciuto al pubblico. La sua storia nasce da un’isola misteriosa e turistica, famosa per delle grandi statue a forma di viso, protagoniste di numerosi film, anche di animazione.
La rapamicina fu scoperta nel 1964 dal batteriologo Georges Nogrady durante la METEI, Spedizione medica all’Isola di Pasqua. Era guidata da un chirurgo, Stanley Sjoryna, impegnato a raccogliere campioni di terreno. In questa raccolta, fu isolato un batterio produttore della molecola che porterà all’immunosoppressore, lo Streptomyces hydroscopicus.
All’inizio, la rapamicina serviva a prevenire il rigetto dei trapianti, soprattutto coronarici. Ma oggi, il farmaco ha più impieghi: trattamenti dei tumori, del diabete, rallentamento dell’invecchiamento, ecc. La medicina dell’isola di Rapa Nui, come viene definita giornalisticamente, inibisce la proteina Tor (Target of Rapamycin). Regola così la crescita e il metabolismo cellulare, per questo è importante nel trattamento dei tumori e in tutte quelle malattie che partono dalle cellule. Per queste sue tante funzioni, Ted Powers racconta che ci sono oltre cinquantamila articoli scientifici pubblicati che la citano, la definiscono uno dei farmaci più studiati al mondo e, molecola miracolosa.

Dalla scoperta alla commercializzazione del farmaco miracoloso: gli accordi per tutelare i popoli vennero dopo
Il farmaco redditizio però ha anche una storia più oscura, di colonialismo scientifico. La spedizione Metei fu sostenuta dall’OMS e dalla Royal Canadian Navy, in anni dove c’erano ancora molte discriminazioni, anche politiche, mediche e scientifiche, legate al colore della pelle. I Rapa Nui, ovvero gli abitanti dell’isola, ricevettero pressioni e coercizioni in cambio di campioni biologici. Nogrady, scopritore del farmaco, e il popolo dell’isola non ricevettero riconoscimento o benefici economici.
Il farmaco Rapamune si iniziò a commercializzare negli anni Novanta, furono gli Ayerst Research Laboratories e Surendra Sehgal a isolare e mantenere viva la cultura. Ancora oggi, si parla di un caso di biopirateria incredibile, che ha violato i diritti delle popolazioni indigene dell’Isola di Pasqua. Le comunità sono oggi tutelate grazie ad accordi e dichiarazioni entrate in vigore dopo la scoperta della rapamicina e la sua commercializzazione. Parliamo della Convenzione sulla diversità biologica (1992) e della Dichiarazione ONU sui diritti dei popoli indigeni (2007).


